Comincia a emergere la nuova organizzazione che si metterà al volante del gruppo Fiat-Chrysler. Quello della messa a punto delle pedine manageriali è un passo fondamentale in vista della fusione tra le due case automobilistiche prevista a fine 2012. A fare una prima ipotesi, confortato dalle rivelazioni di alcune fonti, è AutomotiveNews. Secondo il sito del magazine, lad Sergio Marchionne ha in mente la divisione di tutto il business Fiat-Chrysler in quattro macro-regioni: Europa, Nord America, Asia-Pacifico e America Latina, ognuna guidata da un manager che, a sua volta, dovrà lavorare a stretto contatto con i colleghi delle suddette aree. In pratica, sarà creato uno «steering committee» costituito da 25 persone, molto più snello rispetto ai 50 dirigenti che riferiscono ora a Marchionne. La riorganizzazione potrebbe essere annunciata il 26 luglio in Brasile, in occasione del cda per lapprovazione della seconda trimestrale. «Fiat e Chrysler, al momento - scrive AutomotiveNews - già operano sotto ununica squadra. Il problema è che questo team consiste di un uomo solo: Marchionne. Una struttura più tradizionale di comando potrebbe aiutare ad aprire la strada a un piano di successione di Fiat e Chrysler». La trimestrale che il cda dovrà approvare sarà la prima con i dati consolidati Fiat-Chrysler dopo che il Lingotto è passato al 52% del gruppo Usa. Il consensus di 21 analisti, in proposito, stima che Fiat spa chiuderà il secondo trimestre 2011 con un utile netto intorno a 110 milioni.
In attesa, intanto, che il giudice del lavoro di Torino comunichi le motivazioni della sentenza che consente alla Fiom di riaccedere nelle fabbriche Fiat, Federmeccanica e sindacati (Fiom esclusa) torneranno a riunirsi il 14 settembre con lintento di dar vita a un contratto sullauto. In Borsa giornata nera anche per Fiat: -4,3%. A pesare il congelamento degli investimenti in Italia annnunciato da Marchionne.