Nuova legge sulla sicurezza Bombassei attacca Damiano

Al convegno Assofond, il ministro del Lavoro criticato da Confindustria: «Progetto punitivo per le imprese»

da Brescia

Una legge «punitiva» sulla quale il governo si deve aspettare «un fuoco di sbarramento» da parte delle imprese. Il disegno di legge delega per la sicurezza e la salute nei posti di lavoro non piace a Confindustria. Il vicepresidente Alberto Bombassei parlando all’assemblea di Assofond ha abbandonato i toni cauti adottati da viale dell’Astronomia quando il provvedimento muoveva i primi passi e ha attaccato la maggioranza accusandola di aver adottato un atteggiamento punitivo nei confronti delle imprese. Il provvedimento è stato difeso dal ministro del Lavoro Cesare Damiano che ha sottolineato in particolare la parte del Ddl che prevede riconoscimenti per le aziende virtuose, per le quali ha anche auspicato un abbattimento dei premi dell’assicurazione obbligatoria. Per quanto riguarda le prossime tappe parlamentari del disegno di legge - che è stato approvato dall’aula del Senato e ora è approdato alla Camera – Damiano ha assicurato che il governo «non è chiuso in una torre d’avorio» e ha sempre adottato il metodo della concertazione.
Divisi dalla legge, Damiano e Bombassei hanno dato entrambi una valutazione positiva dell’iniziativa per prevenire gli incidenti sul lavoro che è stata presentata dall’associazione di Confindustria che riunisce le fonderie. Assofond (la cui guida ieri è passata da Emilio Cremona a Enrico Frigerio) ha annunciato per i prossimi tre anni una riduzione del 40 per cento entro il 2010 degli indici di incidenza degli infortuni, in quelle imprese che operano nel settore ferroso e che oggi sono sopra la media delle associate. E lo farà applicando un metodo messo a punto da Stefano Porru, professore di Medicina del lavoro presso l’Università di Brescia, che lo ha già applicato con successo in una fonderia aderente all’associazione.


Il neopresidente, Frigerio ha sottolineato come il settore rappresentato da Assofond sia il primo ad affrontare «in modo aperto e trasparente il tema della sicurezza sul luogo del lavoro» e ha spiegato che l’obiettivo, oltre a quello di ridurre gli infortuni nelle fonderie italiane è quello di «restituire al settore e al lavoratore di fonderia la dignità che gli spetta».

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