Mariella Passerini
Più sicurezza durante la guida per i pazienti operati di cataratta. È uno dei vantaggi che derivano dallapplicazione di uninnovativa lente intraoculare, impiantabile in sostituzione del cristallino naturale, recentemente approvata dalla FDA americana (ente per il controllo dei dispositivi sanitari). Spiega il dottor Carlo Vanetti, microchirurgo oculare a Milano, membro dellAmerican society of cataract and refractive surgery (Ascrs)), da 20 anni uno dei massimi esperti in questo campo dove ha eseguito più di 12.000 interventi (www.vedo.net): «La zona centrale della lente è studiata in modo da compensare, annullandole, le aberrazioni ottiche che sono normalmente presenti in quasi tutti gli occhi di persone anziane affette da cataratta. Il sofisticato design permette al paziente di migliorare soprattutto le prestazioni visive legate alla sensibilità al contrasto: ciò aiuta ad individuare più rapidamente gli oggetti in condizioni di scarsa luminosità. Lagenzia americana che si interessa della sicurezza sulle autostrade ha considerato positivamente lutilizzo di questa lente. Nel corso di simulazioni si infatti è potuto constatare che, alla velocità di 90 km orari, un possibile ostacolo veniva identificato dai portatori della nuova lente 0.5 secondi prima della media. Per la sicurezza dellautomobilista e per quella di un eventuale pedone, una frenata anticipata di circa 15 metri può fare una grande differenza».
Questa lente artificiale in materiale acrilico, morbido, viene inserita con un iniettore attraverso una piccola incisione di soli 2.8 mm. che non richiede punti di sutura. Lintervento dura circa 15 minuti, è indolore, viene eseguito ambulatorialmente in anestesia topica (con gocce di collirio) ed è preceduto dalla frammentazione ed asportazione della cataratta con una sonda ad ultrasuoni o, nei casi indicati, con un microgetto ad acqua (aqualase). La degenza è di appena unora ed il recupero visivo avviene già dal giorno successivo. «Come in tutte le strategie chirurgiche, la scelta della tecnica, dello strumento e del tipo di lente da applicare deve essere effettuata da un chirurgo esperto ed attento nel valutare le esigenze e le caratteristiche uniche di ogni paziente. Soltanto nellambito di una simile valutazione dinsieme - aggiunge Vanetti - può venir considerato, con le debite precauzioni, limpianto di lenti artificiali dette pseudofachiche in persone sopra i 50 anni, con importanti difetti visivi, che ancora non manifestino i sintomi della cataratta ma siano già presbiti. Vale a dire, che il loro cristallino si sia indurito ad un punto tale da non permettere al muscolo ciliare di piegarlo per zoomare oggetti vicini. Le lenti pseudofaschiche sono indicate per la correzione di miopie ed ipermetropie anche elevate e vengono impiantate con la stessa tecnica che viene usata nellintervento di cataratta descritto precedentemente. Invece, per i pazienti più giovani, sotto i 40 anni, che, pur presentando gli stessi difetti da lontano, vedono ancora bene a distanza ravvicinata, esiste unalternativa: limpiego di una diversa tipologia di lenti intraoculari che, dopo essere state inserite nellocchio attraverso una microincisione di 3 mm, vengono ancorate stabilmente alliride.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.