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La nuova minaccia di Al Qaida si chiama Operazione Vaticano

Dalla Spagna fax contro la Santa Sede rea di aver appoggiato la guerra in Irak. E in Afghanistan Bin Laden viene ferito in un attacco

Fausto Biloslavo

Un fax di minacce al Vaticano, firmato Al Qaida, e la notizia apparsa su internet del ferimento di Osama Bin Laden in Afghanistan riaccendono l’attenzione sul terrorismo islamico. Il fax minatorio, scritto in arabo classico, è stato inviato a due testate spagnole da Barcellona, probabilmente da un simpatizzante della rete del terrore. Dall’Afghanistan, invece, non si ha per ora conferma della clamorosa notizia del ferimento di Bin Laden.
«Operazione Vaticano» è il titolo di un delirante comunicato, firmato da Al Qaida e spedito via fax al quotidiano madrileno Abc e alla televisione statale spagnola (Tve). Il testo contiene nuove minacce contro la Santa Sede, accusata di aver appoggiato la guerra in Irak, mentre in realtà Giovanni Paolo II si oppose fino all’ultimo all’attacco alleato contro il regime di Saddam. Nel fax non mancano accuse al Vaticano di aver sostenuto il regime nazista. Il documento è composto da tre fogli divisi in due parti, che contengono feroci critiche sul ruolo della Santa Sede nel secolo scorso, fino a oggi. La prima parte riguarda «l’Irak e l’attacco terroristico mondiale». Il testo in arabo spiega che «la guerra in Irak ha ottenuto l’appoggio del Vaticano nei confronti dei Paesi capitalistici per il controllo del petrolio iracheno». Il fax minaccia i governanti dell’Occidente, che «pagheranno per questo e per tutti i morti causati». Gli attentati di Madrid e Londra vengono definiti «atti di autodifesa contro il terrorismo in Irak e in Afghanistan». Ovviamente i terroristi sarebbero gli americani e i loro alleati, compresi noi italiani, impegnati a Nassirya, Kabul ed Herat.
La seconda parte del fax è un ardito parallelo storico tra il supposto sostegno del Vaticano alla guerra contro Saddam e un presunto appoggio al nazismo. «Hitler fu il fantoccio del Vaticano quando i nazisti uccisero 44 milioni di persone per impadronirsi delle loro ricchezze», si legge nel documento. Questa seconda parte sarebbe stata ripresa da un articolo del New York Times del dicembre 1941, citato nel fax. L’aspetto curioso è che il comunicato di Al Qaida denuncia di fatto lo sterminio degli ebrei, i peggiori nemici degli estremisti islamici. Inoltre sorvola sul fatto che il muftì di Gerusalemme, Haj Amin el-Husseini, fu accolto a Berlino da Hitler come un eroe.
La polizia spagnola sospetta che il fax non sia opera di una cellula del terrore ma di un simpatizzante di Al Qaida. Il Vaticano è comunque considerato un obiettivo sensibile, e l’ultimo allarme su un possibile attentato risale al 10 luglio scorso. In Irak gli americani catturarono uno degli operativi di Abu Musab al Zarqawi, il luogotenente di Bin Laden. Analizzando i documenti sequestrati nel suo covo l’intelligence Usa scoprì delle foto satellitari di Roma scaricate da internet. Le foto riprendevano l’aeroporto Leonardo Da Vinci, quello dell’Urbe, la Basilica di Santa Maria Maggiore e alcuni McDonald’s. Quando Ratzinger fu eletto Papa, i terroristi di Al Qaida in Irak pubblicarono sulla rete un inquietante appello rivolto al loro capo: «Al nostro emiro Abu Musab noi diciamo: siamo decisi a combattere gli infedeli. Se voi designate la Casa Bianca e il Vaticano (come bersagli da attaccare, ndr), noi aumenteremo gli sforzi per raggiungere questi obiettivi». Il messaggio era firmato da Abu Abderrahman al Iraqi, nome di battaglia di un presunto luogotenente di Al Zarqawi.
Ieri su uno dei siti legati al terrorismo islamico è apparsa anche la clamorosa notizia di un ferimento del fondatore di Al Qaida durante un’azione in Afghanistan. «Lo sceicco Osama Bin Laden ha partecipato personalmente all’attacco contro una base spagnola in Afghanistan», afferma l’annuncio, sulla cui attendibilità non ci sono riscontri. «Uno dei fratelli che fanno parte dell’organizzazione di Al Qaida in Afghanistan - si legge nel documento - ha affermato che lo sceicco ha partecipato personalmente all’operazione Al Khalud contro le forze di occupazione crociate internazionali. Un gruppo di mujaheddin guidati dallo sceicco ha attaccato la base dei crociati spagnoli. Sono morti cinque mujaheddin, e la fonte annuncia che lo sceicco (Bin Laden, ndr) è stato ferito in modo leggero».
Nel pomeriggio i siti islamici radicali rilanciano la notizia sostenendo che «il mullah Ahmadi, guida militare delle brigate Badr che fa parte dell’organizzazione di Al Qaida in Afghanistan, ha confermato che lo sceicco Abu Abdullah (nome di battaglia di Osama, ndr) è stato ferito alla gamba sinistra».

Non è chiaro dove sarebbe avvenuto l’attacco, che avrebbe provocato 23 morti tra i «crociati», ma che è stato smentito dai militari spagnoli, sotto comando italiano, presenti in Afghanistan.

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