La nuova musa di Markette: «Sarò la Bardot di Chiambretti»

da Milano

Preparatevi perché adesso non la ferma più nessuno: Vanja Rupena sarà la nuova Chiambretti girl, la musa di Markette che prenderà il ruolo di Magda Gomes ma non reciterà lo stesso copione. Ossia: presenterà sempre libri, film e marchette varie ma senza levarsi gli abiti di dosso. «Io sarò - dice lei - sempre me stessa, senza troppi orpelli, sarò vestita molto casual con jeans, magliette a righe e ballerine ai piedi. Anzi qualche volta sarò pure scalza, ma mai seminuda». D’altronde Piero Chiambretti, uno che ha anche il fiuto della bellezza, si è accorto che ormai la vera trasgressione tv sono i vestiti, non la pelle nuda. E così, mentre i palinsesti clamorosamente si svestono e orde scatenate di veline, schedine o letterine ancheggiano ricoperte da invisibili centimetri di stoffa, lui infila jeans e maglietta alla sua musa e via andare. Anche questa, se volete, è una novità e, forse, una retromarcia dei tempi.
«Mia mamma - spiega parlando un italiano sciolto - mi dice che sembro Wonder Woman, gli amici dicono che assomiglio alla Uma Thurman di Kill Bill ma adesso vorrei trasformarmi nella Brigitte Bardot di Chiambretti cercando di ritrovare quel tipo di fascino che negli anni, specialmente in tv, si è perso». Lui conferma che lo ha colpito la simpatia, oltre che la bellezza. E poi aggiunge: «È senz’altro una fuoriserie però disegnata da Walt Disney, mica da Giugiaro». E già. D’altronde Vanja Rupena in pista ha già vinto molte corse e dire che è partita da lontano e soprattutto voleva fare tutt’altro: «Ho frequentato l’equivalente dell’Isef, sognavo di aprire una palestra». Sogni normali per chi è nata a Capodistria, in Slovenia, il 18 aprile del 1978 e ora, quando non è a Milano, vive a Umago, in Croazia. Ma se là non c’è, la trovate da qualche parte in giro per il mondo. In più di dieci anni, ha sfilato tra l’altro per Valentino, Cavalli e Laura Biagiotti ed è stata il volto di un bel po’ di spot tv, da quelli per Tissot, Illy, Pavesi fino all’ultimo della Breil. «E il dieci gennaio - dice - partirò per Kuala Lumpur a girarne un altro, tornerò proprio il 14 sera». E poi il 15 sarà negli studi di Milano per la nuova edizione di Markette. «È un programma di qualità, mica lo penso solo io: me lo confermano tutti».
Di sicuro è la sua occasione d’oro: laggiù, negli studi de La7, Chiambretti è diventato il trampolino per un bel po’ di starlette, di volti da copertina, di personaggi che sono entrati nel dizionario della tivù. Insomma, Vanja sarà bombardata dal tirassegno del gossip.
Ma lei figurarsi: non ci pensa neanche. «Io sono una semplice, mi piace vivere di giorno e non di notte. Sono molto sportiva, esco poco e, quando lo faccio, preferisco giocare a tennis o a pallavolo invece che andare in discoteca. Sono un po’ noiosa per quel tipo di mondo che di solito finisce sui rotocalchi e lì preferisce farsi notare».
Sarà per questo che il grande pubblico ancora non la conosce e difficilmente riesce ad abbinare il suo nome al suo volto. E anche quando è scoppiato il caso Vallettopoli - che in pratica è stato l’appello delle aspiranti dive della tv - di Vanja Rupena non si è neppure parlato. «E neanche io l’ho seguita molto, quella vicenda. Non ho mai avuto brutte esperienze nel mondo dello spettacolo, mai ricevuto proposte vietate. D’altronde nella mia vita io spero di essere il più possibile serena, non di diventare famosa a tutti i costi».
Di sicuro non lascerà indifferenti: è alta un metro e 78, e fin qui niente di strano. Ma ha due gambe lunghe, centimetro alla mano, 1 metro e 35. Roba da Guinness e da confronti immediati: sono alte più o meno quanto Chiambretti. «Ma no, lui non è così piccolo» ridacchia lei, però il tono è quello severo di chi non ammette repliche.

Perciò preparatevi: questa musa statuaria ha le idee chiare e l’umiltà giusta per farsi notare. E sta a vedere che, senza neanche troppi preamboli, è già arrivata una delle sorprese del 2008: la valletta vestita e simpatica. Però.

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