da Milano
Doveva essere il toccasana di tutti i problemi, il «calumet della pace» che assicurati e compagnie assicurative avrebbero fumato insieme per celebrare la fine di unepoca di reciproca ostilità. Per ora però, il meccanismo dellindennizzo diretto stenta a dare i frutti desiderati. Almeno stando ai più recenti dati diffusi dallIsvap. Lautorità di controllo del settore, nel secondo trimestre del 2007, ha ricevuto un numero record di reclami legati allRc auto: oltre 6.300. Un aumento di circa il 27% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Si tratta di un bilancio relativo a un periodo molto limitato, i soli mesi tra aprile e giugno dellanno in corso, ma i dati sono comunque già sufficienti a far squillare un campanello dallarme, perché il meccanismo dellindennizzo diretto (cioè il risarcimento del danno erogato direttamente dalla compagnia assicurativa del danneggiato) è entrato in vigore dallinizio del 2007 e sarebbe dovuto entrare pienamente a regime in pochi mesi. Cioè proprio nel periodo in cui invece lIsvap ha visto fioccare le raccomandate con i reclami degli assicurati.
È una bocciatura per la norma introdotta dal governo in carica? È senzaltro ancora presto per dirlo, ma certamente la sperata rivoluzione pacifica dei rapporti tra assicurato e compagnia è ancora unutopia. «Questi dati non mi sorprendono affatto - dice Paolo Martinello, presidente dellassociazione Altroconsumo - anche noi abbiamo notato un certo aumento dei reclami. Credo che essenzialmente ci sia un problema di adattamento alle nuove norme, perché le regole sono cambiate ma il modo di operare di agenzie e compagnie evidentemente stenta a stare al passo. Laltro motivo collaterale è che aumenta la presa di coscienza dei propri diritti da parte dei consumatori. Il lungo dibattito sullRc auto che cè stato negli ultimi anni comincia a sortire effetti. LIsvap, ad esempio, era un ente quasi sconosciuto al pubblico dei consumatori. A forza di citarlo sui giornali la gente ha imparato a comprenderne il ruolo e ha scoperto che è una delle possibili strade da percorrere in caso di controversia con la compagnia».
I contenziosi più frequenti denunciati dagli automobilisti riguardano sopratutto le modalità del risarcimento (1.643 reclami in tre mesi, oltre il 27% del totale), seguite dal bonus/malus (860) e dalla ritardata definizione del danno (735 reclami). Dati che più o meno confermano il polso della situazione rilevato dalle associazioni dei consumatori, a cui ci si continua a rivolgere soprattutto per i tempi degli indennizzi spesso ancora troppo lunghi e soprattutto per lammontare. «Molte compagnie - spiega Martinello - continuano ad applicare uno sconto sul preventivo, dando per scontato che sia gonfiato e contando sul fatto che per qualche centinaio di euro la maggior parte degli automobilisti non si rivolgerà a un legale. In questo modo a essere gabbati sono proprio gli automobilisti più corretti che non hanno fatto lievitare il preventivo. Comunque qualche segnale positivo sullapplicazione dellindennizzo diretto si intravede e crediamo che alla fine si rivelerà un meccanismo utile».
Scendendo nel merito dei dati Isvap, come sempre, la maggior parte dei reclami arriva da Sud e Isole, dove è più alta la tensione tra automobilisti e compagnie: insieme fanno circa il 30% del totale, mentre il Centro supera di poco il Nord.
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