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La nuova sfida dell'estate è il tormentone condiviso

Mengoni ed Elodie, Annalisa con Fedez e Articolo 31, ormai pochi decidono di "giocare" in solitario

La nuova sfida dell'estate è il tormentone condiviso

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Un tormentone per due. Siamo nell'epoca della condivisione necessaria, talvolta obbligatoria, e quindi il brano estivo non può più avere una sola firma, ma almeno due. Il tormentone condiviso è ormai la tendenza del momento perché, fatte salve poche eccezioni (ad esempio i The Kolors con il forte Italodisco), tutti arrivano in coppia. I primi sono stati Elodie e Marco Mengoni con Pazza musica che va in controtendenza perché non affoga nei soliti ritmi sudamericani/caraibici ma tra fiati e percussioni si apre ai suoni black: il premio «tormentone di qualità» è già loro.

Poi certo ci sono Articolo 31 con Fedez e Annalisa ed è facile prevedere la sorte di Disco Paradise: sarà cliccatissimo, trasmessissimo e ascoltatissimo (il re dei tormentoni si consacrerà il 29 agosto ai Power Hits di Rtl 102.5 all'Arena di Verona). Al di là del ritornello, che è ovviamente vincente, in Disco Paradise c'è una Annalisa stellare, come ha dimostrato anche dal vivo la settimana scorsa al Forum nel debutto sul palco degli Articolo 31 con un Fedez un po' spaesato.

Ma loro sono soltanto gli apripista di un campionato che sarà anche snobbato da tanti ma rappresenta un crocevia decisivo del pop. D'altronde, la musica popolare è, per ragione sociale, destinata ad ascolti diffusi o diffusissimi e non certo filtrabile con il setaccio della critica più integralista. Il tormentone tormenta, deve essere ovunque, deve colorare una stagione e poi tornare alla mente ogni volta che si ripensa a quella stagione. Come ha scritto il bravo Ernesto Assante su Repubblica, «niente discorsi da bacchettoni sulla povertà intellettuale della musica da intrattenimento». Qui vince chi piace e non importa a chi.

Di certo piaceranno Achille Lauro e Rose Villain con Fragole che non ha particolari pretese ma ha l'«hook» giusto, il gancio per entrare nella memoria di chi ascolta, cosa che è poi l'unico obiettivo dei brani estivi.

Come si sa, il «tormentone» è nato dall'intuizione della discografia di inizio anni Sessanta (specialmente di Ennio Melis della Rca) che voleva trovare i brani giusti per accompagnare gli italiani in vacanza. Oggi sembra una banalità, allora non lo era perché la stragrande maggioranza degli italiani in vacanza non c'era mai andata. Il pop come compagno di viaggio. La canzone come fermo immagine dell'estate (oggi si direbbe selfie).

Così è nato il tormentone che dai granelli di sabbia di Nico Fidenco è arrivato alla condivisione obbligatoria di oggi. Un tormentone per due. Nelle prossime settimane dovrebbero/potrebbero uscire Fabio Rovazzi con Orietta Berti (tra loro 51 anni di differenza) e Tananai con Marracash, che hanno forse il connotato più inconsueto fra tutte le «coppie tormentone» perché arrivano da mondi diversi e da epoche musicali distanti tra loro. Forse anche Boomdabash e Paola e Chiara sono difficili da accostare ma hanno comunque un filo conduttore comune che li porta a confezionare un brano insieme: tutti fanno musica per divertire. Vedremo come andrà, tra l'altro Paola e Chiara funzionano già con il loro Mare Caos. Chi senza dubbio ha già raggiunto bei risultati streaming sono Capo Plaza e Anna (e il produttore Ava) che con Vetri neri sono arrivati in testa alla chart di Spotify. Sono gli alfieri di una generazione parallela di artisti che magari non passano tanto in radio o in tv e quindi sfuggono alla vera popolarità trasversale, quella che, da definizione, raccoglie «nonni e nipoti» e quindi copre un gigantesco arco generazionale. Sono artisti che funzionano in modo più «verticale», sono popolarissimi in una fascia d'età ma molto meno conosciuti in tutte le altre. È la nuova frontiera della musica leggera, ossia la frammentazione. A ciascuno il proprio tormentone. Però quelli che conteranno davvero saranno i brani che tutti a settembre riconosceranno al volo, a prescindere dalla qualità musicale oppure dalla profondità dei testi.

Insomma, siamo all'inizio della stagione e tutti i concorrenti alla rituale gara del tormentone si sveleranno per intero non prima della fine di giugno. Ma ci sono già due linee guida. La prima è che l'ondata reggaeton si è esaurita. L'altra è che ormai il tormentone solitario non funziona. Vince solo chi condivide.

Anche il brano dell'estate.

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