Politica

La nuova sicurezza in moto: arriva l’air-bag indossabile

Un giubbino sportivo, elegante che all’interno nasconde un airbag: in caso d’incidente in 80 millesimi di secondo si gonfia per proteggere le parti del corpo più delicate e vulnerabili, a cominciare dalla nuca e dalla schiena

La nuova sicurezza in moto: arriva l’air-bag indossabile

Anche la tecnologia della sicurezza può diventare una moda. Come l’iPad o il tablet. Chi è sempre aggiornato all’ultima frontiera del progresso cerca la novità, ovunque sia e a qualunque uso venga applicata. Questa volta è un giubbino sportivo, elegante, piacevole, normale, e contiene un segreto: all’interno nasconde un airbag. È dedicato ai motociclisti, e in caso d’incidente in 80 millesimi di secondo, la metà di un batter d’occhio, si gonfia per proteggere le parti del corpo più delicate e vulnerabili, a cominciare dalla nuca e dalla schiena. Lo ha presentato ieri la Brembo, società famosa nel mondo per i suoi impianti frenanti di automobili d’alta gamma, e si chiama «Brembo life jacket». Non è il primo airbag per motociclisti, sono cent’anni che l’industria si cimenta con questa sfida: ma è la prima volta che un indumento salvavita è un capo d’abbigliamento a pieno titolo, un oggetto di moda indipendentemente da tutta la tecnologia che contiene. In parole semplici: è anche bello.
Il «Brembo life jacket», presentato ieri a Milano da Alberto Bombassei, presidente di Brembo e vice di Confindustria, è profondamente innovativo rispetto ai concorrenti per la velocità di attivazione che aumenta il livello di protezione, e per il suo aspetto. La collezione è modulata in giacche, giubbini e gilet da uomo e da donna, in vari modelli e colori. La prima uscita ufficiale è in programma al Pitti Uomo di Firenze, le prenotazioni saranno possibili da agosto, le vendite cominceranno a novembre. «È un ideale regalo di Natale» è stato detto ieri, e la frase sottintende i valori emotivi che il prodotto richiama. Il prezzo, dai 390 ai 590 euro, è destinato a scendere mano a mano che le economie di scala lo permetteranno.
I metodi di protezione dei motociclisti risalgono agli albori della motocicletta: il primo brevetto, datato 1916, consisteva, sostanzialmente, in una camera d’aria avvolta sul corpo. Via via i sistemi, inizialmente antiestetici quanto lo scafandro di un palombaro, si sono evoluti, ma non hanno mai raggiunto davvero il mercato di massa: ecco la sfida di Brembo, che punta sulla sicurezza, sullo stile e sull’affidabilità del suo marchio. Il progetto «Life Jacket» è stato messo a punto con la collaborazione dell’Università di Firenze, che ha valutato l’efficacia dell’airbag, di Sabelt (che produce l’avvolgitore), Helite (che ha il know how del sistema) e Cionti, società di abbigliamento licenziataria del marchio Brembo per questo prodotto.
Il giubbino, che normalmente indossato non lascia immaginare tutta la tecnologia che nasconde, è collegato alla moto da un attivatore a strappo che lo fa «esplodere» in caso d’urto. È un prodotto che davvero rappresenta l’intelligenza, lo stile e la capacità innovativa del miglior Made in Italy.

E che contiene una catena di valori umani, sociali ed economici facilmente intuibili, tutti derivanti da un cardine fondamentale qual è la protezione della vita.

Commenti