Nuova stangata: Palazzo Marino studia l’aumento dell’Ici

Anche questa volta, non è una boutade. Dall’annuncio all’azione - Irpef e aumento del biglietto Atm insegnano - di solito passano poche settimane. Per alzare l’Ici sulle seconde case sfitte, il sindaco Giuliano Pisapia dovrà però rassegnarsi a un freno: i tempi romani, visto che serve una modifica di legge. Ma il pressing è già partito. La prima ipotesi sul tavolo di Palazzo Marino riguarda infatti una stangata sugli alloggi vuoti, il Parlamento dovrebbe votare una deroga per concedere anche a Milano, come Roma, la possibilità di ritoccare fino al 9-10 per mille l’aliquota sugli appartamenti sfitti da almeno due anni. «É vergognoso che in una città come Milano ci siano 80mila case sfitte - ha attaccato ieri Pisapia -, questo non è accettabile». Dunque, «quello su cui bisogna ragionare e su cui punteremo, anche tentando di modificare la normativa nazionale - anticipa - è il diritto per i Comuni rivedere l’Ici sulle seconde case sfitte». La seconda ipotesi è collegata alla manovra del governo: se concederà ai Comuni di alzare l’imposta sugli immobili a tutte le seconde case, box, uffici e negozi, Milano con l’aumento di un solo punto, dal 5 al 6 per mille, porterebbe subito in cassa 55 milioni di euro in più.
Il ritocco dell’Ici era la via sponsorizzata dal Pd già a luglio. Tartassare i proprietari di seconde case vuote, è la linea del centrosinistra, servirebbe anche a combattere il fenomeno degli affitti in nero. Favorevole l’Italia dei Valori, il capogruppo Raffaele Grassi sostiene che «nel momento di crisi è giusto chiedere un sacrificio maggiore a chi ha più possibilità, e ben venga se l’aumento frenerà l’evasione e aumenterà l’offerta di case in affitto». Detto questo, dopo Irpef, biglietti del tram, le continue voci di ritocco della Tarsu e delle rette negli asili, l’Idv ammette che «non ci su può inventare ogni giorno una tassa nuova» dunque «il ritocco dell’Ici è una possibilità ma sarà opportuno convocare nei prossimi giorni un incontro di maggioranza per affrontare i temi caldi e le delibere che la giunta intende portare in consiglio a settembre. Le decisioni vanno prese in modo collegiale».
Anche il centrodestra affila le armi. Giovedì i consiglieri del Pdl si riuniranno dopo le ferie per discutere la piattaforma programmatica dei prossimi mesi. «Faremo il punto per decidere insieme la linea da tenere sui vari temi in campo - anticipa il capogruppo Carlo Masseroli -: come gestire le conseguenze della manovra nazionale a livello locale, la crisi del Pd sul tema delle tangenti». Sull’aumento dell’Ici, Masseroli apre sull’ipotesi di raddoppiare l’aliquota per gli alloggi sfitti: «Si può ragionare, anche in un’ottica di maggiore trasparenza, ma se va verificato dove Pisapia prenda il dato delle 80mila case vuote». Più in salita «il ritocco su tutte le seconde case».

Per il leghista Alessandro Morelli «le decisioni evidentemente sono già prese, al solito Pisapia e dall’assessore al Bilancio Bruno Tabacci lanciano la palla e fanno melina per vedere come reagisce la gente. Vengano in commissioni e in aula a discutere una buona volta sulla manovra complessiva che hanno in mente».

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