Nuova tassa sul traffico, è scontro Oggi super-vertice con il ministro

Nuova tassa sul traffico, è scontro Oggi super-vertice con il ministro

Un vertice d’urgenza sullo smog. Ma l’incontro oggi al Pirellone tra il ministro dell’Ambiente Corrado Clini, i sindaci dei grandi Comuni e le Regioni del Nord è anticipato da una buona notizia. I livelli del pm10 sabato sono scesi ai livelli minimi, appena 13 microgrammi al metro cubo alla centralina di Città Studi, 15 in via Senato, 19 al Verziere. Se con i dati di ieri sarà confermato il trend, forse calerà anche la tensione da «emergenza» che fa litigare da un mese le istituzioni locali - su blocchi, divieti e targhe alterne litigano da un mese - e arriveranno soluzioni concrete e di lungo periodo. Intenzione del ministro è «definire una strategia comune anti-inquinamento su larga scala». Fermare il traffico nelle città aveva anticipato Clini «contribuisce ad affrontare il tema ma non lo risolve» cercherà di proporre «la fattibilità di misure strutturali che riducano le sorgenti di emissione, come il rafforzamento del trasporto pubblico, il potenziamento delle ferrovie da città a città nel centro-nord, il problema del trasporto merci che viaggia per l’80% su gomma». Anche se in un a lettera al Corriere della Sera anticipando il tavolo ha riconsiderato tra le misure più urgenti anche «l’estensione delle limitazioni del traffico per periodi prolungati» misure che «avranno l’effetto positivo di rendere più fruibili e vivibili i centri urbani». Al tavolo siederanno per la Lombardia il governatore Roberto Formigoni, il presidente della Provincia Guido Podestà che ha già inviato al ministro la bozza di protocollo di intesa condivisa nei giorni scorsi con i 134 sindaci dell’area metropolitana (prevede ad esempio che dopo 10 giorni consecutivi di sforamenti del pm10 scatti il divieto agli euro 3 diesel senza filtro nei comuni di prima fascia) e il sindaco Giuliano Pisapia. Ci saranno i rappresentanti di Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna.
Dai divieti antismog all’Area C, è polemica dal centrodestra. Il sindaco invierà ai milanesi 700mila lettere per spiegare che la congestion charge al via dal 16 gennaio rispetterà l’indirizzo del referendum votato a giugno, sperimenterà il modello collaudato a Londra (dalla Ecopass che era una tassa antismog alla tassa sul traffico, tutti i veicoli pagano 5 euro anche se hanno un motore ecologico). Fino al giorno x consiglieri, assessori, consigli di zona saranno in campo per diffondere il nuovo provvedimento con locandine, assemblee, volantinaggi, il 16 gennaio anche sindaco e assessori si presenteranno ai varchi di ingresso per fornire spiegazioni agli automobilisti. «Mettiamoci la faccia» è l’imperativo di Pisapia. Ma il capogruppo del Pdl Carlo Masseroli senza lettere racconta ai milanesi un’altra versione: «Il sindaco abbia il coraggio di scrivere la verità. L’Area C non corrisponde al referendum ma è una libera interpretazione di Pisapia. Induce comportamenti negativi, dal punto di vista ambientale conviene comprare un’auto inquinante che costa meno e spendere la differenza nei ticket di ingresso.

Discrimina i lavoratori del centro ed è la copia di un provvedimento che dopo 10 anni Londra sta abbandonando per i risultati fallimentari: ha ridotto le emissioni del 2% e il traffico del 5%, i costi di gestioni sono pari alle entrate. Quindi inutile e dannosa per l’economia». La capogruppo del Pd Carmela Rozza difende Area C e ricorda che «dopo i primi sei mesi faremo un check up e valuteremo se servono correzioni».

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