Tutti festeggiano lingresso dei paesi dellex blocco comunista nellUnione Europea. Ma cè chi invece si preoccupa, eccome. Non certo per una questione ideologica, né tantomeno economica, ma solo perché teme limpreparazione, magari anche voluta, dellItalia, nel far fronte alla nuova situazione. I «nuovi» europei infatti potrranno circolare liberamente in tutti i Paesi dellUnione senza dare spiegazioni né documenti alle frontiere. Questo, per Alleanza nazionale, significa che Genova dovrà temere una nuova invasione di zingari. Invasione peraltro in parte già iniziata.
Il Gruppo regionale di An ha infatti presentato uninterpellanza urgente perché la Liguria si faccia carico di sollecitare il Governo a definire, di concerto con i Comuni e con i vertici delle forze dell'ordine, una programmazione adeguata a fronteggiare l'emergenza per il preventivato arrivo nel nostro Paese, e quindi anche in Liguria, di circa 30 mila romeni a seguito dell'ingresso della Romania nell'Unione Europea.
«Non si può festeggiare come fa Prodi l'ingresso di Romania e Bulgaria nell'Unione Europea e poi lasciare gli enti locali soli a gestire situazioni ad alto rischio senza dare il benchè minimo aiuto - ha detto il capogruppo Gianni Plinio . È necessario che la Regione ed in modo particolare l'assessore Vesco, che sta varando una legge a favore degli immigrati, invitino il Governo a fronteggiare una emergenza che, anche in Liguria, potrebbe provocare gravi tensioni e pregiudicare la sicurezza dei nostri concittadini. Si prevede nei prossimi giorni una vera e propria invasione di circa 30 mila romeni, per lo più zingari Rom, verso le città italiane con conseguenze per i territori di insediamento che è facile immaginare».
Genova poi è una delle città preferite dalle comunità di nomadi, che potrebbero quindi arrivare presto in massa. «In Italia vivrebbero già oggi circa 300 mila romeni e ad essi spetta il record percentuale di reati commessi da stranieri ed i reati di cui si macchiano i romeni sono tra i più feroci ed efferati - aggiunge Plinio -. La resistenza dei cittadini di Opera alla costruzione di un campo di accoglienza proprio destinato ai rom la dice assai lunga sulla tensione già esistente nelle nostre città nei confronti di insediamenti di questo tipo che mettono a rischio le condizioni di sicurezza pubblica.
E in città è anche vivo il ricordo della costante battaglia condotta da Plinio e da An contro linsediamento di comunità di zingari, quasi sempre in campi abusivi.
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