Un mercato che non conosce crisi, quello della telefonia mobile e che, visti gli aumenti esponenziali dei volumi di traffico, è sempre in cerca di nuovi siti dove posizionare le tanto temute antenne, antiestetiche ma tristemente necessarie a tener viva la rete di comunicazioni quotidiane. Nuove installazioni e accorpamenti in vista anche nel levante genovese dove, secondo le previsioni, saliranno a sei le antenne nel territorio del Municipio Levante. Questo il tema dell'incontro pubblico tra cittadini e gestori tenutosi nelle sale del Municipio di via Pinasco. Tanta la gente del quartiere presente per prender parte al confronto, durante il quale sono stati presentati i nuovi piani di sviluppo delle aziende che gestiscono la telefonia mobile e esposti i piani di intervento. Diverse le aree interessate dai lavori con cui, entro l'anno, si realizzeranno tre accorpamenti su antenne già esistenti.
A trasferirsi saranno Wind, che sposterà la sua postazione da via Antica Romana di Quinto a via Inferiore Colle degli Ometti, e Vodafone, che da via San Rocco di Nervi sceglierà una zona ai piedi della collina. Perplessi i cittadini presenti all'incontro che, nonostante le rassicurazioni, continuano a temere possibili impatti sulla salute causati dalle antenne.
«Sembra che le emissioni siano tutte nei limiti - spiegano alcuni abitanti della zona di corso Europa - non vorremmo però che fossero proprio i tetti massimi ad essere troppo bassi». Sarebbe meglio, stando al parere dei residenti, non concentrare le antenne ma razionarle sul territorio, a distanze adeguate l'una dall'altra. «Stiamo svolgendo una serie di monitoraggi - risponde Carleo - gli accorpamenti sono fatti proprio per limitare l'impatto ambientale». «Come volume metro il massimo è 6 e noi non superiamo l'1 - conclude Carleo - Ogni volta che c'è una perplessità chiediamo all'Arpal una verifica.
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