Pure il materasso diventa smart: ecco come dormiremo

Apple ha depositato il brevetto di un materasso dotato di sensori in grado di rilevare i parametri vitali, la qualità del sonno e persino i cicli mestruali. Dormiremo connessi, clinicamente sorvegliati e riposeremo meglio

Pure il materasso diventa smart: ecco come dormiremo
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Un materasso dotato di sensori per il monitoraggio del sonno. Nulla di veramente stravolgente, considerando che esistono già diversi metodi di analisi del riposo, anche casalinghi, che vengono demandati a sensori da indossare. Ma il brevetto di materasso depositato da Apple lascia trapelare qualche indizio in più e, soprattutto, dà un senso specifico all’acquisizione della startup Beddit, avvenuta nel 2017, e all’ecosistema di applicazioni per la rilevazione di parametri vitali su cui Apple insiste non poco.

Per Apple il sonno diventerà centrale anche nelle prospettive di business.

Il materasso secondo Apple

apple beddit

Il brevetto depositato da Apple il 3 ottobre, pure non specificando le strategie future di Apple (non è compito dei brevetti farlo) lascia intuire molto. Nel 2017 Apple ha acquisito Beddit, azienda specializzata nei sensori per il rilevamento delle proprietà del sonno e, per quasi sei anni, i motivi dell’acquisto sono rimasti un mistero.

Ora tutto appare più chiaro, Apple vuole creare un materasso dotato di sensori in grado di rilevare – oltre ai parametri vitali – anche la temperatura del corpo, la qualità del sonno e lo stato del ciclo mestruale. Sensori che non andranno indossati e quindi per nulla fastidiosi, inseriti nel materasso e connessi a una o più applicazioni dedite alle analisi dei dati raccolti (e molto probabilmente utilizzabili a pagamento).

Il materasso iperconnesso non ha scopo ludico o statistico, può diventare uno strumento prezioso per la sanità digitale e, ancora prima, uno strumento valido per le persone. Di norma, per esempio, si misura la temperatura soltanto quando si sospetta di avere qualche linea d febbre o, allo stesso modo, ci si concentra sull’ossigenazione del sangue solo in presenza di specifici sintomi. Potere misurare parametri di varia natura per diverse ore al giorno senza nulla togliere alla qualità del sonno consente di prevenire malanni e comunque di avere maggiore coscienza del proprio stato di salute.

La questione del ciclo mestruale

Discorso ampio, serio e per il momento sottostimato dalla ricerca. Il ciclo mestruale rientra a pieno titolo tra i parametri vitali ed è foriero di informazioni circa lo stato di salute, pure rimanendo un indicatore di difficile lettura perché ogni donna presenta sintomi e segnali di diversa intensità.

Oggi, per fare un esempio, la scienza ha dimostrato un rapporto sintomatico chiaro tra alcune proprietà del ciclo mestruale e la sindrome dell’ovaio policistico. Intervenire in modo rapido all’insorgere del problema contribuisce a migliorare la qualità della vita di molte donne.

Apple sta studiando l’argomento con risorse proprie, per ragioni di business ovviamente, come qualsiasi altra impresa attiva nel comparto della salute.

I parametri vitali e la qualità del sonno

Il sonno sarà sempre più centrale nella cura della persona e nella capacità di avere dati attendibili e sempre aggiornati da presentare ai medici. Le ricadute positive sulla salute sono innumerevoli anche per le persone perfettamente sane che non riescono a riposare bene.

Le app che analizzano i dati possono fornire consigli mirati per dormire meglio e, anche in questo caso, i vantaggi sono innumerevoli per la quotidianità.

Dormiremo connessi, monitorati da sensori sempre più performanti e precisi, e sarà la normalità.

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