È lei la pianista sull'Oceano di cui Alessandro Baricco prima, quindi il regista Giuseppe Tornatore poi, narrarono l'affascinante leggenda, quella del concertista che visse su un transatlantico senza mai toccar terra. Dietro il continuo sfarfallare di mani sulla tastiera, vera sigla del film, in realtà c'è una donna: Gilda Buttà, ovvero la pianista di fiducia dei maggiori compositori di musica per film come Luis Bacalov e Nicola Piovani, ma anzitutto di Ennio Morricone che da almeno un quarto di secolo affida alla Buttà il battesimo dei suoi lavori, per film e non. Proprio Morricone ha benedetto la recente uscita di un disco della Buttà in coppia con il violoncellista Luca Pincini, compagno d'arte e di vita, che sarà presentato a Milano lunedì e martedì. «Two skies» è il titolo del cd che affianca un classico, la Sonata di Rachmaninov op.19, a pagine di George Gershwin arrangiate da Gianni Ferrio, figura storica della musica cosiddetta leggera, collaboratore prediletto di Mina. «Quando cominciai a lavorare con Morricone i miei compagni di studi mi guardavano storto - ci racconta Buttà -.
Mi dicevano: vai a fare musica pop? Io invece ero attratta dall'idea di lavorare con lui e sicura che queste esperienze mi avrebbero arricchito. Così è stato. Anziché su un palcoscenico, si lavora in sala dincisione, e ora, con il digitale, tutto è demandato al compositore che dirige i vari interventi in linea con la pellicola».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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