Nuovo centro di ricerca dentale

La sede è presso l’Istituto ortopedico Galeazzi (Irccs), come obbiettivo l’innovazione nell’implantologia orale

Avere denti nuovi, con interventi sempre meno invasivi e più rapidi, per tornare nel giro di poche ore a sorridere, mangiare e parlare. È quanto promette il nuovo Centro per la ricerca in implantologia orale che ha sede presso il Galeazzi di Milano (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico), nato dalla collaborazione tra l'Università degli Studi e Nobel Biocare, la multinazionale leader nel campo dell'implantologia. «È un modello di partnership innovativo dove il privato mette a disposizione fondi necessari per la ricerca e l'Università è garante della autonomia e serietà delle scelte», spiega Luca Francetti, docente di malattie odontostomatologiche e direttore del centro per la ricerca in implantologia orale dell'università degli Studi di Milano. L'attività di ricerca del nuovo Centro milanese si concentra sulla implantologia osteointegrata del cavo orale, la ricerca e lo sviluppo di nuove metodiche. «Puntiamo ad estendere l’accesso a queste soluzioni ad un sempre maggior numero di persone che intendono riabilitare il proprio edentulismo (la mancanza parziale o totale dei denti), attraverso una implantologia meno complessa rispetto al passato, con interventi meno invasivi e più rapidi», afferma il professor Francetti precisando che si vuole semplificare le procedure implantoprotesiche per consentire al paziente una riduzione dei costi biologici ed economici, senza tralasciare la qualità. Chi si rivolge all'Istituto ortopedico Galeazzi infatti può contare sull'inserimento di protesi fisse, tramite interventi di chirurgia mininvasiva, che non solo allontanano la preoccupazione di effetti collaterali e complicanze, ma consentono soprattutto di tornare a sorridere, mangiare e parlare nel giro di 8-48 ore al massimo. Nella regione Lombardia per trattamenti protesici semplici il costo delle protesi e degli impianti è a carico del paziente. «Poter sorridere, parlare, mangiare con disinvoltura, è spesso qualcosa che diamo per scontato - afferma il professor Weinstein, direttore della clinica odontoiatrica dell’università di Milano, presso l’Istituto Galeazzi - ma è invece un traguardo importante per coloro che, soprattutto in tarda età, soffrono della mancanza totale o parziale degli elementi dentali».

Alle nuove frontiere dell'implantologia osteointegrata, si è tenuto a Milano, al Conservatorio Giuseppe Verdi, un Congresso internazionale terminato ieri. Particolarmente elevata la partecipazione: oltre 1200 odontoiatri.

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