Il nuovo Cie in un hangar vicino a Malpensa

Una vecchia caserma dell’aeronautica nell’area di Somma Lombardo, ovvero a due passi dall’aeroporto di Malpensa. È questo il luogo che si sta valutando per realizzare un altro Cie, ovvero un centro per gli immigrati simile a quello di via Corelli, ritenuto inadeguato sia ad accogliere il numero di persone trovate senza documenti regolari che a garantire le condizioni di vivibilità per i clandestini ospiti.
Cie sta per centro di identificazione ed espulsione (dei clandestini) ed è il nuovo nome dei cpt, i tanto contestati centri di permanenza temporanea, dove sono esplose più volte ribellioni e rivolte, non ultima quella del 13 agosto scorso che ha portato all’arresto di quattordici persone.
È stato lo stesso ministro dell’Interno, Roberto Maroni, a ribadire ancora una volta a ferragosto che a breve saranno aperti nuovi centri per agevolare le espulsioni: «Le risorse ci sono e stiamo facendo valutazioni per individuare le aree adeguate».
Tra le aree adeguate ecco Somma Lombardo. A due passi da Malpensa, la collocazione renderebbe più semplice dal punto di vista logistico il riaccompagnamento coatto dei clandestini nei loro Paesi d’origine. Il pacchetto sicurezza da poco approvato dal governo introduce il reato di immigrazione clandestina e di conseguenza consente di accompagnare alla frontiera coloro che sono sprovvisti dei documenti per rimanere in Italia, senza che sia necessario (come lo era prima) che un immigrato avesse compiuto qualche reato. Ma spesso il provvedimento non è immediatamente eseguibile e proprio per questo sono nati i cpt già nel 1998. Adesso, le nuove norme hanno aumentato fino a sei mesi il periodo massimo di permanenza nei Cie, cosa che spinge a realizzarne di nuovi.
È in particolare il vicesindaco, Riccardo De Corato, a sottolineare la richiesta di un nuovo centro di identificazione ed espulsione. Il centro di via Corelli conta poco più di cento posti e anche se verrà ampliato, come si progetta da tempo, la somma dei Cie di Milano, Torino e Gorizia arriva poco oltre i 500 posti disponibili. «L’emergenza è di centocinquantamila clandestini nella sola Lombardia» spiega De Corato.


Scontato prevedere le proteste degli abitanti di Somma Lombardo e dei comuni vicini, la cui pazienza è già stata messa a dura prova dal rumore degli aerei in decollo e atterraggio a Malpensa e (pochi anni dopo) dalle conseguenze economiche negative del dehubbing, la forte riduzione dei voli causata dall’addio di Alitalia. Ma è la vicinanza del luogo a Malpensa ad aver messo l’area di aviazione di Somma Lombardo tra le preferite dai tecnici. A sud della città.

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