Nuovo codice della strada limiti all’aria condizionata

Multa fino a 400 euro se l’aria fredda è accesa mentre si sosta

da Roma

Limiti anche sull'aria condizionata in auto. È la più clamorosa delle novità introdotte con le nuove norme sulla sicurezza stradale. Il decreto varato dal governo ad agosto tra mille polemiche ha ricevuto ieri il via libera dal Senato, giusto 24 ore prima della scadenza dei tempi per la conversione in legge. Ma del resto, dopo la pioggia di critiche arrivate quest’estate, anche l’iter in Parlamento è stato difficile, al punto da vedere la maggioranza andare sotto nei giorni scorsi.
Tra le principali novità, rispetto al decreto originale, l’innalzamento dell’età per poter portare i bimbi in motorino (da 4 a 5 anni minimo) e la modifica del divieto di guida di auto di grossa cilindrata: il limite fissato originariamente finiva con l’escludere anche gran parte delle utilitarie. A chi consegue la patente B, non sarà consentito guidare veicoli con una potenza specifica superiore a 50 kw/t per il primo anno dal rilascio (e non più per tre anni).
Ma la novità che farà discutere di più è senz’altro il divieto di tenere acceso il motore per garantirsi l’aria condizionata durante la sosta o la fermata del veicolo: per chi non rispetta questo divieto fissata una multa da 200 a 400 euro.
Qualche modifica anche sul fronte delle multe per eccesso di velocità: per chi viene beccato a correre tra 40 e 60 chilometri orari oltre il limite e subisce la sospensione della patente, è stabilita una sanzione ulteriore: una volta riavuto il permesso di guida, non potrà mettersi al volante tra le 22 e le sette del mattino per altri tre mesi. La multa in questo caso potrà andare da 370 a 1.458 euro. Se però il pedale dell’acceleratore è stato pigiato ancora più a fondo, oltre 60 all’ora in più del limite, la multa sale: da 500 a 2.000 euro e patente sospesa da sei a 12 mesi.

Per chi viene sorpreso a guidare ubriaco o sotto l’effetto di droghe, ammenda da 500 a 2000 euro e l’arresto, qualora sia stato accertato un valore corrispondente a un tasso alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 0,8 grammi per litro. Se il tasso alcolico sale ancora di più la sanzione economica può salire fino a 3.200 euro. Approvata anche la possibilità di lavori sociali anziché la cella.

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