Il nuovo piano arriva lunedì assieme ai conti

La risposta di Bankitalia sul nodo cashes di Unicredit è in dirittura d’arrivo. Oggi è prevista una riunione del direttorio di Via Nazionale che dovrebbe esprimersi sugli strumenti ibridi convertibili da 3 miliardi in mano a Mediobanca. Ai piani alti di Piazza Cordusio c’è ampio ottimismo sul fatto che siano considerati capitale. Non a caso ieri è stato annunciato che lunedì prossimo, al termine del cda, si svolgerà una presentazione del nuovo piano industriale.
Appare quindi molto probabile che il board si esprima anche sull’entità della ricapitalizzazione. E, in caso di risposta positiva di Palazzo Koch sui cashes, l’entità potrebbe collocarsi attorno ai 5 miliardi di euro, salvo ulteriori sorprese. Secondo quanto si apprende, le Fondazioni azioniste, in primis Cariverona e Crt, avrebbero già manifestato l’intenzione di fare la propria parte sottoscrivendo pro-quota l’aumento.
L’agenzia Bloomberg, infine, ha confermato che Unicredit, come da attese, sarebbe nella fascia bassa della lista compilata dall’Fsb che stabilisce l’obbligo di capitali aggiuntivi per le 29 banche sistemiche di rilevanza globale.

A Piazza Cordusio sarebbe stato richiesto un buffer aggiuntivo dell’1% di Core Tier 1 al 2016 a fronte di un massimo del 2,5% stabilito dalle nuove norme. Tale supplemento sarebbe stato richiesto a Bnp, Jp Morgan, Hsbc e Rbs.

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