Un nuovo reparto d’ostetricia nell’ospedale-record per nascite

In occasione della Giornata mondiale del malato, l’ospedale Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina ha inaugurato il nuovo reparto di ginecologia e patologia ostetrica. La struttura operativa, appena rinnovata, è stata benedetta da fra’ Pascual Piles, Superiore generale dell’ordine dei Fatebenefratelli. L’obiettivo è quello di incrementare ulteriormente l’attività dedicata alla nascita, che già da anni caratterizza il «San Giovanni Calibita», struttura in cui vede la luce un romano su sette.
L’ospedale dell’isola Tiberina è il luogo dove per tradizione si nasce: solo nel 2005 si sono registrati 3.604 parti (tra cui 76 gemellari, tre trigemellari e un quadrigemellare), con una media di dieci neonati al giorno. Un numero decisamente alto rispetto alle cifre degli altri ospedali romani, che attesta un andamento in progressiva crescita in poco più di trent’anni di attività. La ristrutturazione del reparto ha permesso di dedicare all’ostetricia dieci posti letto in più, consentendo quindi di diminuire i trasferimenti in altre strutture. Il tutto grazie alla riorganizzazione dell’attività assistenziale e alla ridistribuzione dei posti letto del dipartimento materno-infantile. Il reparto può ora contare su due sale operatorie, cinque sale travaglio-parto, più un punto nascita di emergenza: la revisione funzionale degli spazi e il recupero dei dieci posti letto consentiranno di far fronte al desiderio delle mamme di partorire al Fatebenefratelli, costretto a trasferire ogni anno circa settecento-ottocento pazienti in altre strutture ospedaliere. «Il reparto è già in piena attività dalla metà di gennaio – ha spiegato Marino Nonis, che della struttura dell’Isola Tiberina è il direttore sanitario – e quindi inaugurandolo possiamo affermare con certezza che è già tutto perfettamente funzionante».
L’organizzazione e l’ospitalità dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia costituiscono il vanto e l’orgoglio dell’ospedale Fatebenefratelli, struttura ostetrica e neonatologica di terzo livello. «L’umanizzazione di un evento, la nascita, che richiede professionalità e sensibilità – ha spiegato il professor Elio Cirese, direttore del Dipartimento materno infantile – è la traslazione dello spirito dei Fatebenefratelli in ostetricia». L’ospedale «San Giovanni Calibita» è stato, inoltre, il primo in Italia a permettere ai papà di partecipare all’evento parto, anche in caso di taglio cesareo.

Il primo nel Lazio, dal 1996, a eliminare il tradizionale nido: le mamme hanno infatti a disposizione «Il Focolare», il centro nascita della struttura, un luogo accogliente e originale che, grazie al «rooming in», permette di avere i propri neonati accanto a sé fin dai primi momenti di vita.

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