di Marco Lombardo
Trenta righe, non di più. Anzi: esattamente 24, eccole. Perché dare maggiore spazio alle tristi vicende della Lega calcio sarebbe troppo, sarebbe infliggere ai lettori una punizione che non meritano. Ieri infatti doveva essere il giorno della nomina del nuovo presidente, ma come spesso è capitato negli ultimi mesi il tutto è stato rinviato - questa volta al 30 aprile - in attesa di mettere a punto il mitico «regolamento». Esercizio praticamente impossibile, visto che ogni tentativo fin qui espletato è risultato vano. In pratica: il vicepresidente del Milan Adriano Galliani sta tentando di tagliare e (ri)cucire e promette nuovi incontri in aprile, intanto però cè che disfa perché non vuole la rielezione a presidente di Matarrese, o meglio magari la vuole ma vede se riesce a portare a casa un po di convenienza. Il tutto mentre le società di B, dopo aver concesso laltrettanto mitico «voto ponderato» (altri mesi passati a discutere) si lamentano per le «briciole» lasciate dalla A, ma non hanno il coraggio ovviamente di andare per la propria strada, con una propria lega, un proprio campionato, dei propri sponsor, perché in fondo la convenienza cè.
Nuovo rinvio Se questa è una Lega
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