Fabrizio de Feo
da Roma
Silvio Berlusconi il suo messaggio lo ha fatto partire dal convegno di Gubbio. Alla sua creatura politica ha detto chiaro e tondo che è arrivato il tempo della maggiore età, che Forza Italia deve uscire dal suo cono dombra e diventare capace di vivere e camminare da sola. Una scossa intesa come un atto damore per un partito che da carismatico deve diventare strutturato e radicato sul territorio. E che, secondo il leader, ha il dovere e il diritto di sopravvivere al suo passaggio, uscendo dalla bambagia e ricominciando ad esercitare pieno appeal verso la base.
Il cammino, naturalmente, è lungo. Il partito «nuovo», «adulto», «pesante», potrà nascere soltanto attraverso un lavoro di mesi. Ma, intanto, la riforma organizzativa dautunno è stata ufficialmente battezzata. Con un atto formale: la costituzione da parte del coordinatore nazionale, Sandro Bondi, del gruppo di lavoro per la revisione dello statuto che si pone come obiettivo dichiarato quello di «dotare Forza Italia di una organizzazione più radicata e una struttura interna più democratica e collegiale». Una commissione formata da unampia rappresentanza dello stato maggiore del partito. Si va da Giulio Tremonti allo stesso Sandro Bondi, da Fabrizio Cicchitto a Elio Vito, da Renato Schifani ad Antonio Tajani, da Claudio Scajola ad Alfredo Biondi, da Paolo Bonaiuti a Carlo Vizzini, da Ferdinando Adornato a Benedetto Della Vedova, da Marcello Pera a Gianfranco Miccichè, da Franco Frattini a Marcello DellUtri, Roberto Formigoni, Giuseppe Pisanu, Enrico La Loggia, Antonio Martino, Renato Brunetta, Stefania Prestigiacomo, don Gianni Baget Bozzo, Lucio Malan e Antonio Palmieri. Ma non è finita qui. Perché parallelamente alla Commissione, si riunirà anche un gruppo di lavoro per la stesura di un nuovo regolamento per lo svolgimento dei congressi comunali e provinciali di cui faranno parte Denis Verdini, Maurizio Lupi, Gregorio Fontana, Gaetano Quagliariello, Chiara Moroni, Enzo Ghigo, Maurizio Sacconi e Luigi Fabbri. La nuova bozza, una volta completata, sarà sottoposta allesame di Silvio Berlusconi e portata entro il mese di novembre allapprovazione del consiglio nazionale.
Non sarà facile, naturalmente, tradurre in regole quelle che sono le indicazioni arrivate direttamente dal leader del partito azzurro. Ma il percorso è obbligato.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.