Un nuovo «Vangelo di Giuda» che farà discutere

Un libro cercherà di riabilitare la vita di Giuda e non mancherà di suscitare polemiche. «Il traditore di Cristo è stato frainteso», dice Jeffrey Archer a proposito del Vangelo secondo Giuda di Beniamino Iscariota, che ha scritto con la collaborazione del Prof. Frances J. Moloney e in uscita in contemporanea mondiale a Pasqua (in Italia da Mondadori).
In un articolo sul libro, pubblicato ieri sul Sunday Times, Archer presenta Giuda come un uomo che è stato frainteso e che non ha tradito Gesù per denaro. Quello che è inusuale per Archer, autore di bestseller come Kane and Abel e First Among Equals, è che questa volta ha scritto il romanzo a quattro mani con un eminente studioso della Bibbia. Archer ha ottenuto il supporto anche di eminenti uomini di Chiesa come Lord Carey, già arcivescovo di Canterbury, e di Desmond Tutu, che è stato arcivescovo di Città del Capo, per farsi garanti del libro. E se agli arcivescovi è piaciuto il libro, non per questo però accettano tutte le sue teorie. «Mi ha sempre lasciato perplesso il perché Giuda fosse stato considerato il cattivo traditore», dice Archer.

Nella sua versione la decisione di Giuda di scavalcare il suo maestro non è stata presa per avidità bensì per una sincera convinzione politica che Gesù non fosse un leader abbastanza efficace per scacciare i Romani dalla terra degli ebrei. Inoltre sostiene che Giuda non si è ucciso, ma è sopravvissuto per raccontare la sua storia al figlio, Beniamino Iscariota.

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