Il nuovo volo di «Icaro» parte da Genova

Stefano Bruzzone

«Sappiamo di avere ali di cera, e sappiamo di essere incoscienti. Ma l'eroe, ce lo insegna la letteratura di ogni tempo, non è chi vince, ma chi prova a vincere». Non si può dire che manchi la consapevolezza del proprio valore e delle proprie scelte negli ideatori di «Icaro», nuova pubblicazione che si appresta a prendere il largo nelle acque rischiose ed agitate dell'editoria nostrana. Controcorrente per scelta precisa: un periodico di tipo tematico, a base di arte e cultura, totalmente privo di pubblicità e strizzate d'occhio compiacenti o facili. Dal giovedì sarà reperibile nelle trenta librerie Feltrinelli presenti sul territorio nazionale e nel tour di Renato Zero. Il numero «di prova», dedicato a «trasgressione e impegno», presentava in copertina un'opera di Mario Schifano ed in «quarta» su sfondo nero una frase dell'artista libico. Nella pagina precedente, in un curioso rimando cromatico, le parole di una poesia dedicata all'eroe della mitologia greca, adagiate su un inusuale spazio bianco. All'interno, interviste ad hoc (Albertazzi, Arrabal, Baselitz, Battiato, Brass, Viviani), un ricordo di Luzi, i «canti friulani» di Pasolini, note sulla Pop Art, i 400 anni di Don Chisciotte, incursioni nei percorsi di Giacometti e Robbins, film contro, un viaggio a puntate sulla vita delle canzoni ed illustrazioni (Paris) a fare da collante. Da migliorare l'aspetto grafico, curato ma non ancora a fuoco e l'amalgama tra il tema proposto e le storie che lo rappresentano.
Appare evidente l'intento e la volontà di attraversare arte e cultura in modo trasversale, andando a cercare punti d'osservazione nuovi o inediti, utilizzando un linguaggio semplice e diretto. Ed anche il rischio che si prendono i curatori, per due terzi genovesi. Alla faccia di chi va affermando che dalle nostre parti difficilmente si corrono rischi. Il direttore è il trentottenne genovese Ivano Malcotti, poeta, consulente editoriale, collaboratore di diverse riviste (dirige anche «InFonopoli», testata ufficiale dell'associazione creata nel 1993 da Renato Zero). Al timone in sua compagnia un'altra presenza genovese, Nadia Simonetta, direttrice del sito web www.fonopoli.net. ed il romano Vincenzo Incenzo, uno dei principali autori di Zero e di molti altri grandi interpreti della musica italiana.
«Icaro» è anche il titolo di un fortunato album dal vivo del «re dei sorcini», datato 1981. Chiediamo proprio a Malcotti quanto Zero c'è in questa avventura e quali sono le sue aspettative: «Ritengo ci sia l'essenza del pensiero di Renato, ovvero la voglia di comunicare a tutti senza nessuna "torre d'avorio" . Icaro non vuole essere una rivista di nicchia, solo per accademici o presunti tali, ma raggiungere ed essere fruita dal maggior numero possibile di persone. Il vero protagonista sarà il lettore con tutti i solleciti che ci restituirà».


Quanta genovesità contiene il progetto? «Alcuni di noi sono di Genova, è vero, ma non abbiamo toccato aree geografiche precise. Tra noi ci sono anche stranieri con doppia cittadinanaza, quindi l’essere di Genova o di Roma conta relativamente».

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