«O i partiti mi seguono o arriva il commissario»
28 Maggio 2005 - 00:00Ora i segretari presenteranno al sindaco le loro richieste sulle cartolarizzazioni e sulla Sea
(...) Tutti temi su cui i punti di vista sembrano essere sempre più divergenti. «Dora in poi - e quello di La Russa assomiglia molto a un ultimatum - quando una delibera si vota in giunta è perché i partiti hanno precedentemente dato il via libera. Lamministrazione altro non è che lespressione del consiglio comunale e delle forze politiche». Sempre più contrarie a decisioni impopolari, soprattutto alla vigilia di una campagna elettorale durante la quale dovranno andare a chiedere il voto ai milanesi. «Alle elezioni poi ci dobbiamo presentare noi - attacca un futuro candidato - mica Albertini».
Ancora più deciso lattacco della Lega che tutti rivogliono vedere nella stanza dei bottoni (La Russa: «Il nostro progetto più ambizioso, come Cdl, sarebbe quello di rifare una giunta con la Lega. Proprio per questo abbiamo discusso proprio dei temi che più stanno a cuore agli uomini di Bossi»). «I partiti politici - spiega il segretario cittadino Massimiliano Orsatti - con il vertice hanno raggiunto una loro unità. Ora vedremo se Albertini saprà adeguarsi». Parole chiarissime, ma a cui aggiunge ugualmente una velenosa postilla. «Adesso il pallino è in mano a Albertini, noi abbiamo presentato le nostre proposte su Sea e sugli altri temi di fine legislatura. Vedremo se il sindaco recepisce i nostri messaggi». Lappuntamento è per i prossimi giorni. Quando i segretari presenteranno al sindaco le richieste dei partiti. E poi mercoledì, con la giunta straordinaria convocata per discutere di Sea e cartolarizzazioni. Appuntamento prevedibilmente decisivo.
Smorza i toni Maurizio Lupi. A lui e allaltro deputato Luigi Casero, il premier Silvio Berlusconi ha affidato il compito di mettere un po di ordine nella coalizione, a Milano un po troppo rissosa. «Siamo contenti che i partiti abbiano ritrovato ununità. Che si ritorni a parlare di piena collaborazione con la Lega». È la metà piena del bicchiere, il vuoto sta nei rapporti tra i partiti e Albertini. «Non enfatizzerei - aggiunge -. Sono certo che il sindaco, quando andremo a sottoporgliele, condividerà le osservazioni fatte durante il vertice. È chiaro che nessuno vuole sminuire il lavoro che ha fatto. Ma è chiaro che si tratta solo di proseguire la sua strada pensando già al futuro». E così nella Casa delle libertà nasce il «Gruppo dei cento», un laboratorio politico per lanciare la nuova scalata del centrodestra a Palazzo Marino. Con Letizia Moratti, alla cui candidatura manca ormai solo lufficialità (La Russa: «Personalmente do per scontata la sua candidatura»), messa in pista dal centrodestra per la successione ad Albertini. Politici, esperti di settore, personalità delleconomia e della cultura che dovranno elaborare il programma elettorale del centrodestra. Incaricato di scegliere i nomi Maurizio Lupi, deputato ed ex assessore nella prima giunta Albertini. Uno che Milano la conosce bene. «Questo laboratorio non è paragonabile al Cantiere del centrosinistra - ironizza La Russa - perché lì ci sono i sogni, mentre qui si parlerà di cose concretamente da fare.