Un’oasi verde di grandi attori

Un’oasi verde di grandi attori

I giardini della Filarmonica Romana sono un’oasi più unica che rara nel tessuto urbano della capitale. Non solo perché a pochi passi da piazza del Popolo permettono di respirare un’aria affatto diversa e quasi «fuori dal tempo», ma anche perché da 16 anni ospita una rassegna («I solisti del teatro») che fa del buon gusto e dell’understatement culturale una panacea per le ansie estive. E così il Campidoglio ha pensato bene di promuovere la rassegna, creata da Annalisa Scafi e Carmen Pignataro e oggi diretta da quest’ultima, al rango di manifestazione «storica» del Comune di Roma. Domani, dunque, il debutto. E la formula (vincente) non si cambia. Agli artisti arruolati dall’infaticabile Pignataro, viene praticamente offerta una cornice unica e un pubblico sensibile e attento, disposto cioè a tutte le sperimentazioni, purché guidate dal buongusto e da una vivida intelligenza. L’edizione di quest’anno vede alternarsi nomi di prestigio del panorama teatrale con felici promesse dello spettacolo: da Alessandro Benvenuti a Mita Medici, da Duccio Camerini a Paolo Poli. Senza dimenticare anche la funzione sociale e di promozione umana con la piccola ma significativa vetrina «Tetro e Carcere» (23 e 24 lulgio). Il primo a scendere in campo sarà Ennio Marchetto con i suoi giochi di trasformismo («A qualcuno piace carta»). Seguirà il 10 luglio un omaggio a De André. Alessandro Benvenuti porta a Roma una vera banda di paese per dare corpo ai racconti indimenticabili del cantautore genovese. L’11 luglio sarà la volta di Giancarlo Cauteruccio con «Panza, crianza, ricordanza» sul difficile rapporto tra fame e creazione artistica. Il 13 e il 14 luglio spazio al mito. Inizia Duccio Camerini con una sua personale rivisitazione del mito di Edipo. Uno spettacolo muto dove si intende liberare il figlio di Giocasta dal peso della versione sofoclea e della lettura freudiana. Il giorno seguente sarà Iaia Forte a scompaginare le carte dell’iconografia omerica. La sua Penelope racconta un altro Ulisse, ma soprattutto un altro interno familiare nella mitica Itaca. Il 15 luglio si celebrerà invece la poesia di Sandro Penna attraverso la musica di Andrea Ferri e l’estro interpretativo di Paolo Poli. Si va avanti poi a tappe forzate con l’immaginario infantile rielaborato dalla coppia Amanda Sandrelli e Blas Roca Rey («Il fantasma blu», il 16 luglio). Con il «Processo a Maria Tarnowska» scritto e interpretato da avvocati e magistrati (17 luglio). Con la comicità intelligente di Paola Minaccioni (20 luglio). Con le «Peripezie di una vedova» lette da Licia Maglietta (21 luglio) e con i «Naufragi» di Mita Medici.

Per chiudere poi in crescendo con le «Favole non dette» di Vladimir Luxuria (29 luglio), «La casa di Ninetta» scritto e interpretato da Lina Sastri (30 luglio) e «Coatto unico... senza intervallo» di e con Giorgio Tirabassi. Questa edizione vanta anche una «seconda serata». Ogni sera alle 22.30 salirà sul palcoscenico Tiziana Foschi con il mini spettacolo «Insalata russa».

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