Obama si compra un superspot in tv

Trenta minuti per convincere gli americani. Non ora, ma il 29 ottobre (a sei giorni dalle elezioni) nell'ora di massimo ascolto. E senza contraddittorio. Pagando i network televisivi si può. Barack Obama non ha problemi finanziari; ha messo mano al portafoglio affittando mezz'ora di spazi televisivi su Cbs e Nbc e sta negoziando con le altre reti tv. L'unico precedente risale al 1992 per iniziativa del miliardario Ross Perot, che allora correva come presidente.
Un brutto colpo per John McCain che il 29 ottobre rimarrà a guardare, ma che non ha rinunciato a combattere. Anzi, è sempre più agguerrito e le sue argomentazioni sempre più personali e offensive. L'altro giorno per la prima volta ha citato in un comizio elettorale i legami tra il candidato democratico e l'ex terrorista Bill Ayers, che negli anni ’60 fece esplodere una bomba al Pentagono per protestare contro la guerra in Vietnam. Poche ore dopo, ha diffuso uno spot televisivo durissimo. «Barack Obama e il terrorista interno Bill Ayers. Amici. Hanno lavorato assieme per anni», afferma una voce fuori campo che poi conclude con questa frase: «Obama troppo rischioso per l'America».
L'obiettivo è noto da giorni: McCain mira ad annullare il ritardo, alimentando i dubbi sulla credibilità politica e personale del suo avversario. E per riuscirci ha deciso di abbassare la qualità degli attacchi. Fango, fango, fango, su tutti i fronti. Il vice presidente della sua campagna elettorale ed ex governatore dell'Oklahoma, Frank Keating, ne ha aperto un altro descrivendo il candidato afroamericano come un «poco di buono», «un ragazzo di strada» che da giovane si drogava e che politicamente era un estremista. «Lo deve ammettere, deve essere onesto e dire: ero un ragazzo di strada, ero di sinistra. Ho usato cocaina, ho votato da liberale, ma oggi sono un moderato», ha detto l'ex governatore, suggerendo quello che secondo lui il candidato democratico dovrebbe dichiarare. La campagna elettorale di McCain ha preso le distanze, ma verosimilmente è il preludio all'apertura di un nuovo tormentone.
Obama nelle ultime ore ha evitato di rispondere a tono e ha preferito aspettare. Una commissione d'inchiesta dell'Alaska potrebbe offrirgli il destro per attaccare Sarah Palin, che, secondo indiscrezioni, verrà biasimata per aver licenziato uno dei capi di polizia reo di non aver licenziato il suo ex cognato. La governatrice avrebbe abusato del proprio potere per vendetta nei confronti dell'ex marito della sorella.

Una testimonianza la inchioderebbe, quella di un funzionario che afferma di aver ricevuto oltre 30 telefonate insistenti. Una vicenda imbarazzante, che però McCain ha deciso di ignorare: per lui Sarah è assolta a prescindere.

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