Per chi non desidera rischiare molto ma punta comunque a realizzare un guadagno superiore a quello dei Bot e dei Btp nellarco di tre anni ci sono diverse opportunità, appena più «spinte» rispetto al rischio tipico di chi acquista i Btp. La prima della lista consiste nello scegliere di investire, in ottica dei trentasei mesi, una parte significativa (tra il 40% e il 60%) del portafoglio in obbligazioni societarie, i cosiddetti corporate bond. Ma ad una precisa condizione, quella cioè di evitare il fai da te che espone troppo al rischio emittente.
Coloro che fossero ingolositi dalle tante emissioni societarie che stanno fioccando sul mercato (l'ultima in ordine di tempo è quella di Edison che scadrà nel luglio 2014 e che rende il 4,286% lordo annuo) deve ricordarsi che chi aveva fatto la scelta di puntare soltanto sui titoli della Lehman Brothers ha visto sfumare il 100% del capitale, mentre il sottoscrittore di un fondo corporate bond investito anche in titoli della banca d'affari americana fallita ha perso non più dell'1% del suo investimento. Il consiglio è di usare gli Etf come l'iShares iBoxx eur liquide corporate o il Lyxor Etf euro corporate bond: assicurano un'ampia diversificazione ma a costi molto più economici: appena lo 0,20% all'anno contro l'1,20%-1,50% dei fondi e delle Sicav omologhe.
Per spuntare rendimenti superiori, accettando un rischio più che proporzionato, si può investire tra il 10% e il 20% in obbligazioni convertibili che consentono di partecipare al recupero dei mercati azionari ma con un rischio ridotto rispetto alle azioni.
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