Obiettivo: invecchiare senza il peso degli anni

Obiettivo: invecchiare senza il peso degli anni

La Liguria è la residenza di oltre 500 mila ultrasessantenni: i colletti bianchi in giro a passo frenetico per le vie del centro di città come Milano o Roma a Genova sono sostituiti da teste di capelli argentati che camminano a ritmo decisamente più rilassato. Un'immagine che ritrae però i più fortunati, quelli in grado di godersi la loro longevità e il riposo guadagnato dopo anni di lavoro; ma non tutti. Per questo la Fondazione Carige ha deciso di rispondere ad un tema di grande complessità sociale con il «Progetto anziani 2009». L'obiettivo è contrastare l'esclusione sociale o la solitudine delle persone over 60, trasmettendo il concetto di invecchiamento attivo.
Il progetto propone un percorso culturale e di consapevolezza per valorizzare il tempo a disposizione delle persone che invecchiano: una serie di iniziative che coinvolgono la cittadinanza operosa e solidale in attività assistenziali, sociali, culturali e civiche. «Progetto anziani - precisa il vicepresidente della Fondazione Carige, Pierluigi Vinai - vuole soddisfare le diverse esigenze dando risposte progettuali, con un sistema di laboratorio in cui partecipino le istituzioni pubbliche». L'idea è stata sviluppata secondo quattro propositi distinti. Innanzitutto dare sollievo e sostegno domiciliare alle persone anziane con fragilità sociali e fisiche: i volontari coinvolti contatteranno regolarmente, con visite o per telefono, i pensionati, ai quali - se necessario - verrà garantita la fornitura delle tecnologie per il telesoccorso 24 ore su 24. Il progetto è sostenibile grazie anche alla collaborazione della Regione Liguria, che ha messo a disposizione alcuni fondi distribuiti dall'Unione Europea. Verrà poi promossa la solidarietà tra gli anziani ospiti di istituti: i volontari avranno il compito di coinvolgere i residenti dei centri con attività culturali e con pause di animazione e socializzazione. La terza iniziativa prevede la diffusione di un'educazione culturale permanente e lo sviluppo di un turismo sociale: un modo perché gli anziani possano conoscere il meglio possibile il patrimonio artistico e culturale del nostro territorio. Infine Fondazione Carige ha previsto di promuovere la socializzazione durante il tempo libero con concorsi, gare ed eventi.
Per capire esattamente il fenomeno dell'«invecchiamento attivo» e l'importanza di valorizzare e offrire aiuto agli anziani, il progetto prevede cinque seminari di studio ed approfondimento: «Ora come ora si è concentrati sull'emergenza vecchiaia, mentre sviscerando i temi più importanti - spiega Viani - si può dare e restituire dignità a chi va in pensione, qualificare la spesa sociale con questo investimento e guadagnare in termini di salute». Per questo sono state programmate tavole rotonde su come vivere da protagonisti la longevità, o su come fondere culture e generazioni, con confronti ed esperienze per creare progetti condivisi. L'obiettivo ultimo di «Progetto anziani 2009» è di costruire reti sociali con cui condividere l'operato, sviluppando rapporti di collaborazione tra soggetti sociali e istituzionali: già coinvolti nell'evento sono la Fondazione, le istituzioni (Comuni capoluogo di provincia e Province), le Asl e i Centri di servizio al volontariato. La coordinazione e la gestione tecnica dell'evento è stata affidata ad Auser Liguria, Associazione per l'autogestione dei servizi e la solidarietà, presente sul territorio con 50 strutture, 600 volontari e 10 mila soci. Il primo bilancio delle azioni progettuali organizzate in Liguria ha visto l'interesse di 13 Istituti, di Alloggi Protetti e di Centri Diurni, pronti a collaborare al programma.

Per il piano di interventi socio-assistenziali e di solidarietà sociale a domicilio la Fondazione ha coinvolto il 60 per cento delle persone previste: «Entro fine luglio - ha annunciato Angelo Sottanis, coordinatore del progetto per Auser - contiamo di raggiungere l'obiettivo di 650 anziani adottati dai volontari».

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