«Occupazione a rischio con la manovra»

Commercianti e artigiani: «Il costo del lavoro crescerà nelle aziende che assicurano il 58 per cento dei posti di lavoro»

da Roma

Diminuirà davvero il costo del lavoro per le imprese, come sostiene il governo? Non certo per le piccole e piccolissime. I commercianti e gli artigiani si preoccupano per l’aumento degli oneri a carico delle piccole e piccolissime imprese. Secondo la Confartigianato, l’effetto congiunto dell’aumento dei contributi previdenziali a carico degli autonomi e per gli apprendisti, e la riduzione del cuneo fiscale, resta negativo. Per le micro-imprese fino a 9 addetti, il costo del lavoro crescerà dello 0,82%, mentre per le piccole imprese fino a 49 addetti l’aumento sarà dello 0,54%. Al contrario per le grandi imprese - grazie al cuneo fiscale - il costo del lavoro scenderà dello 0,9%.
«Questa distribuzione dei benefici - rileva il presidente della Confartigianato, Giorgio Guerrini - è in contraddizione con la dinamica occupazionale delle imprese italiane: infatti è nelle piccole imprese che aumenta l’occupazione, con il 58% del totale. La Finanziaria fa perdere competitività a chi assume».
Anche i commercianti sono in agitazione contro la legge finanziaria. L’ufficio di presidenza della Confcommercio, nel confermare la bocciatura della manovra economica 2007, ha deciso una mobilitazione che vedrà coinvolte tutte le strutture territoriali, di categoria e di settore. Nelle prossime settimane sarà anche convocata un’assemblea straordinaria della confederazione, per i primi di novembre a Roma.
Le forti critiche della Confcommercio riguardano l’intero impianto della Finanziaria, «una manovra che non appare in grado di assicurare al Paese un’adeguata crescita economica». In tale contesto, rileva l’organizzazione presieduta da Carlo Sangalli, si collocano scelte particolarmente gravose per il sistema delle piccole e medie imprese: aumento degli studi di settore e dei contributi previdenziali, conferimento dei flussi del Tfr all’Inps, incremento dei contributi per l’apprendistato.

Per raccogliere le proteste dei commercianti, l’organizzazione ha anche attivato un apposito sito di posta elettronica. Le sedi regionali della Confcommercio sono state infatti inondate di telefonate di protesta da parte degli associati.

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