da Roma
Diminuirà davvero il costo del lavoro per le imprese, come sostiene il governo? Non certo per le piccole e piccolissime. I commercianti e gli artigiani si preoccupano per laumento degli oneri a carico delle piccole e piccolissime imprese. Secondo la Confartigianato, leffetto congiunto dellaumento dei contributi previdenziali a carico degli autonomi e per gli apprendisti, e la riduzione del cuneo fiscale, resta negativo. Per le micro-imprese fino a 9 addetti, il costo del lavoro crescerà dello 0,82%, mentre per le piccole imprese fino a 49 addetti laumento sarà dello 0,54%. Al contrario per le grandi imprese - grazie al cuneo fiscale - il costo del lavoro scenderà dello 0,9%.
«Questa distribuzione dei benefici - rileva il presidente della Confartigianato, Giorgio Guerrini - è in contraddizione con la dinamica occupazionale delle imprese italiane: infatti è nelle piccole imprese che aumenta loccupazione, con il 58% del totale. La Finanziaria fa perdere competitività a chi assume».
Anche i commercianti sono in agitazione contro la legge finanziaria. Lufficio di presidenza della Confcommercio, nel confermare la bocciatura della manovra economica 2007, ha deciso una mobilitazione che vedrà coinvolte tutte le strutture territoriali, di categoria e di settore. Nelle prossime settimane sarà anche convocata unassemblea straordinaria della confederazione, per i primi di novembre a Roma.
Le forti critiche della Confcommercio riguardano lintero impianto della Finanziaria, «una manovra che non appare in grado di assicurare al Paese unadeguata crescita economica». In tale contesto, rileva lorganizzazione presieduta da Carlo Sangalli, si collocano scelte particolarmente gravose per il sistema delle piccole e medie imprese: aumento degli studi di settore e dei contributi previdenziali, conferimento dei flussi del Tfr allInps, incremento dei contributi per lapprendistato.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.