Occupazioni, un manifesto di 400 presidi

«La legalità non è a fasi alternate, ma deve essere a 360 gradi. La scuola è un bene della comunità, siamo favorevoli alla crescita degli studenti, ma non all’inganno educativo degli studenti di poter sforare la legalità con le occupazioni degli istituti». È quanto recita un documento del coordinamento romano dell’Associazione nazionale dei Presidi (Anp), per un appello contro le occupazioni degli studenti. All’Anp aderiscono circa 400 istituti superiori della capitale. Il manifesto dei presidi di Roma è stato annunciato dal vicepresidente dell’Anp e presidente dell’organizzazione romana, Mario Rusconi. «È già prevista dalla norma la sospensione di oltre 15 giorni per gli studenti che occupano gli istituti, perché si interrompe un servizio pubblico - ha spiegato Rusconi. Il provvedimento viene comunque deciso a discrezione dei singoli Consigli d’istituto, in quel caso i ragazzi potrebbero rischiare anche il 5 in condotta e quindi la bocciatura».
Di sicuro, dopo la contro-occupazione dei prof del Morgagni e la minaccia del 5 in condotta per chi occupa all’Anco Marzio, sembra proprio che quest’anno l’aria è cambiata. Anche se proprio ieri è «caduto» uno degli istituti storici della capitale, il liceo Mamiani.

Ieri gli studenti in segno hanno occupato come atto di protesta «contro la riforma del ministro Gelmini, la riduzione dei fondi per la scuola pubblica e l’abolizione delle aule autogestite». Al Morgagni invece niente da fare: gli studenti ieri si sono accontentati di calare dal Pincio un maxistriscione restando improvvisamente immobili per alcuni minuti». Ma molti loro colleghi erano in classe.

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