Con lavvicinarsi delle scadenze per il pagamento delle tasse, si creano file sempre più lunghe alla porta dei vari centri di assistenza fiscale di Torino gestiti dai sindacati. Una lunga attesa che coinvolge tutti, tesserati e no. Con una sola differenza tra iscritti e «comuni mortali»: il costo delloperazione per il contribuente. Se infatti, negli sportelli di Cgil, Cisl e Uil, il semplice invio di un documento 730 già compilato in proprio non costa nulla, la questione cambia se ci si rivolge al Caf da non iscritti al sindacato, anche solo per districarsi tra cifre e percentuali. In questo caso bisogna mettere mano al portafoglio.
A fare un rapido giro dorizzonte tra i diversi sindacati, si scopre che la richiesta è variegata, non senza aspetti curiosi: il prezzo medio lo pratica la Cgil, che chiede 75 euro tondi e però non prende appuntamenti prima di metà maggio.
Decisamente più caro il Caf della Uil, già al telefono propone un preventivo di 90-95 euro. Ma allo stesso tempo lascia aperto uno spiraglio: il prezzo è «trattabile» una volta che ci si reca sul posto.
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