«Lo hanno fatto apposta. Qualcuno ha scritto il versetto 255, il più importante del Corano, su un copri-water. Per noi è un dovere protestare, non possiamo stare sempre zitti quando ci offendono». Limam di Latina, Abdelatif Ibrahim El Ghayesh, non vuole esacerbare gli animi, ma loltraggio delle tavolette del bagno con le scritte di Allah brucia molto. Cinquantadue anni, da trenta in Italia, è di origine egiziana e predica nella moschea dellAssociazioni islamica di Latina. Sostiene che nella città laziale sono 15mila i musulmani ed è stato lui a denunciare la vendita nei supermercati delloltraggioso copri-water.
Non pensa che possa essersi trattato solo di ignoranza?
«Forse lignoranza riguarda chi ha acquistato i copri water. Però qualcuno ha stampato perfettamente il verso più importante del Corano sulla tavoletta. Il responsabile sa perfettamente cosa ha fatto».
Le tavolette arrivano dalla Cina?
«Cè scritto made nella Repubblica popolare cinese, ma vogliamo andare a fondo su chi cè dietro. Lindicazione della Cina potrebbe essere falsa. Il responsabile di questo oltraggio è contro i musulmani, ma non vuole neppure bene allItalia».
Come è nata questa brutta storia?
«Alcuni dei nostri hanno visto i copri-water in vendita sugli scaffali dei supermercati locali. Erano sbalorditi. Il nome di Dio, lAltissimo e lImmenso, è ripetuto due volte. Per noi il Corano è la scrittura sacra e qualcuno ha preso il cuore del Corano per riprodurlo sul posto meno igienico della casa, dove si va a fare i bisogni. È una grandissima offesa».
Al Quds al Arabi ha ripreso ieri la notizia e sul sito del giornale arabo cominciano ad arrivare messaggi adirati. La rabbia può espandersi?
«Noi ci auguriamo e speriamo di no, ma non nascondo di essere un po preoccupato. Per quanto ci riguarda vogliamo solo andare a fondo in questa faccenda. Non incolpiamo 70 milioni di italiani per questo oltraggio, ma qualcuno ha scritto il verso più importante del Corano sul copri-water e altri lhanno messo in commercio».
È vero che i responsabili dei supermercati dove erano in vendita i copri-water hanno scritto una lettera di scuse?
«Non mi risulta. In ogni caso chiediamo che i copri-water già venduti vengano riconsegnati. Saranno rimborsati o scambiati con altri copri-water senza la scritta del Corano».
Lei ha parlato direttamente con il ministro degli Interni Giuliano Amato. Pensa che sia stata adeguata la sua reazione di condanna o ci vuole di più?
«Anche se ci venisse chiesto scusa, anche se il ministro ha condannato, la ferita è profonda e rimarrà aperta. Vogliamo solo che i responsabili vengano giudicati in fretta secondo le leggi vigenti».
Secondo lei è un caso simile alle vignette sul profeta Maometto?
«Forse è più grave. Si tratta di versetti del Corano stampati sul copri-water per farci pisciare sopra la gente. Non penso che capiterà, ma in ogni caso mi appello affinché non si scatenino violenze».