La parola dordine è sempre la stessa: non ammazzare linteresse della corsa. Tenere vivo linteresse dei telespettatori e di tutti gli appassionati. Signori si sale, ma non aspettatevi una tappa da capogiro. Tappa difficile ma non impossibile, anche se come spesso accade le cose facili possono diventare le più difficili. La prima tappa di montagna è in sostanza un buon aperitivo. Nona tappa: da Toulouse a Bagnères-de-Bigorre, 224 i km. Certo, il Peyresourde e lAspin sono due vere montagne, entrambe di prima categoria, e prima di queste ci sono strappi e strappetti meno impegnativi, ma questa sarà una tappa da temere ma non da far girare la testa. Partendo da Tolosa, il vento costiero, che di solito soffia da destra, potrebbe favorire una fuga da lontano. Si salirà a Peyresourde per la sessantesima volta nella storia del Tour e sarà una battaglia inedita visto che i protagonisti dellanno scorso, vale da dire Michael Rasmussen e Alberto Contador, non sono al via di questa edizione per motivi diversi. Il Peyresourde è un colle favoloso per gli spettatori: dalla cima, scegliendo con cura la posizione, si può osservare e ammirare quasi tutta lascesa. Il versante scelto dagli organizzatori è quello meno duro, sul quale il vento è spesso alle spalle dei corridori.
Anche lAspin sarà affrontato dal suo versante meno duro e i corridori dovrebbero trovare vento frontale in discesa, come dire che un raggruppamento tra i migliori è certamente possibile.Tv. Rai 3 e RaiSatPiù dalle 14.20, Eurosport dalle 15.
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