Da oggi a Canzo l’epopea del ciclismo in Lombardia

Sei giorni di avvenimenti per celebrare luoghi e personaggi

La classicissima delle «foglie morte» è ormai alle porte. Quella che è ritenuta, con la Liegi, la più bella gara del calendario ciclistico, il giro di Lombardia, si correrà sabato prossimo su e giù per le montagne lombarde, attorno a quel lago di Como che già altre volte ne era stato protagonista.
Montagne, appunto, che hanno fatto la storia non solo del Lombardia ma anche del ciclismo. Ed è per questo motivo che un gruppo di appassionati ha voluto far rivivere la storia di due montagne epiche per quella corsa, il Ghisallo e il Muro (di Sormano). Anzi, proprio a Ghisallo e Muro si intitola una rassegna che apre i battenti oggi, esattamente sei giorni prima del Lombardia. L’iniziativa, denominata «Dal Ghisallo al Muro» vuol celebrare l’epopea del ciclismo in Lombardia. Così, stamattina, a Villa Rizzoli di Canzo viene inaugurata la mostra organizzata da Giuseppe Castelnovi e Cesare Sangalli, firme storiche del ciclismo: sono bici, maglie, pagine di giornali e foto esposte per la gioia degli appassionati.
Tra le «chicche» la bici di Gerbi, vincitore del primo Lombardia (1905) e quella di Cunego, trionfatore lo scorso anno. In località La Colma, a Sormano, ci sarà poi la cerimonia ufficiale per l’inizio dei lavori di restauro del Muro, celeberrimo strappo inventato da patron Torriani per indurire ancor più la gara, una sorta di Golgota per i ciclisti che tuttavia lo venerano e ricordano come un mito. Presenti, tra gli altri, Taccone e Massignan, due campioni che il Muro l’hanno veramente «assaggiato». Eccome...
Per la parte agonistica, è in programma la Challenge Enervit, una classica di mtb organizzata dal Rampiclub Brianza, ultima prova del circuito delle Tre Province, con arrivo a Zelbio, «patria» della famiglia Sorbini e, quindi, di Enervit.
La rassegna prevede comunque altri due importanti avvenimenti. Venerdì prossimo, sempre a Villa Rizzoli di Canzo, viene assegnato il Premio Torriani 2005 a Moser, Albani e Ruggiero, tre personaggi che hanno fatto grande il mondo della bici. I primi in sella o in ammiraglia, il terzo come direttore generale dell’Ancma, l’Associazione degli industriali della bici, da sempre impegnato a migliorare il movimento che rappresenta.


Infine, sabato 15, ci sarà «Aspettando il Lombardia» una pedalata non competitiva aperta a tutti, da Canzo a Magreglio.

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