
"Se dovessero sollevarsi problemi, tutti perderemmo: le squadre, Milano, l'Italia, il calcio. Non vedo bene chi si potrebbe prendere la responsabilità di creare un danno di questo tipo". Così Paolo Scaroni, presidente del Milan ieri prima della partita contro il Napoli e alla vigilia del voto in Consiglio. Qual è a posta in gioco? Il progetto per il nuovo stadio è stato affidato da Inter e Milan, dopo una competizione internazionale tra 13 studi di architettura, allo studio di Norman Foster, che ha firmato l'impianto del Manchester United e il masterplan dell'area del Wembley Stadium e in città il masterplan di Milano Sesto e il flagship store Apple in piazzetta Liberty, in collaborazione con lo studio Manica, specializzato negli impianti sportivi (Allegiant Stadium di Las Vegas e Chase Center di San Francisco). L'impianto avrà una capienza di 71.500 posti, strutturandosi su due grandi anelli inclinati per garantire agli spettatori una visibilità ottimale. Ciò che si sa per certo della struttura - bisognerà attendere il progetto esecutivo per i dettagli - è che soddisferà le specifiche necessarie per ospitare le finali di Champions League del 2032. L'operazione complessiva prevede il mantenimento del Meazza, che ospiterà il 6 febbraio la cerimonia di apertura dei Giochi, fino al 2031, quando sarà pronto il nuovo stadio, che sorgerà a ovest dell'area. Solo allora San Siro sarà abbattuto, conservando parte delle tribune del secondo anello e di circa il 70% delle rampe della facciata. Il nuovo impianto sarà più distanziato rispetto alle abitazioni e poggerà su un "podio" come accesso per i tifosi: "Nei giorni in cui non ci sono partite, parte del podio si apre e si trasforma in una grande piazza urbana" recita la presentazione. Quel che rimane del Meazza sarà rifunzionalizzato anche attraverso le sedi dei Club e nuove attività commerciali, ludico-sportive e tempo libero. L'impianto rientra in un progetto di rigenerazione urbana che si estende per 281mila metri quadrati e comprende lo spostamento e la riqualificazione del tunnel Patroclo, un parcheggio sotterraneo da 1600 posti e 140mila metri quadri di verde, percorsi pedonali e spazi accessibili. Qui sorgerà una "cittadella dello sport" con museo, negozi dei club, uffici, un grande albergo, aree ristoro e ristoranti. Secondo le stime le opere accessorie del nuovo impianto entreranno in funzione tra il 2033 fino al 2035. Obiettivo ospitare eventi culturali, musicali, sportivi e iniziative di comunità.
Rilevante anche l'indotto generato dalla fase di costruzione per circa 4,6 miliardi di euro e 400 milioni di indotto dai consumi grazie anche alla previsione di un afflusso annuo fino a 11,6 milioni di visitatori. Così in termini occupazionali le stime parlano di 18.450 posti di lavoro nel fase di cantiere e circa 16mila l'anno a regime. I conti sono fatti, i giochi ancora no.