Oggi Expo arriva in giunta: l’accordo nel mirino del Pd

(...)E il presidente del consiglio Basilio Rizzo (Federazione della sinistra) conferma che dopo aver duramente contestato il progetto di donna Letizia, non potrà certo votare a favore di quello siglato ieri mattina nella sede dell’Expo di via Rovello da messer Giuliano insieme ai rappresentanti di Regione, Provincia, Comune di Rho, Expo 2015 Spa, Società Arexpo e Poste Italiane. Un Accordo di programma decisamente griffato dal governatore Roberto Formigoni che ieri senza tanti giri di parole ha espresso grande soddisfazione per essersi finalmente sbarazzato dei proprietari privati delle aree. «Non li abbiamo voluti tra i piedi, abbiamo preteso che i terreni su cui il pubblico andava a investire rimanesse alle istituzioni così da poter meglio garantire l’interesse della comunità». Partita vinta da Formigoni che vede realizzarsi la sua idea di acquistare le aree costituendo una nuova società ad intero capitale pubblico che gestirà l’edificazione successiva. E persa da Piasapia che solo lo scorso 30 settembre inaugurando il suo comitato elettorale spiegava quanto fosse assurdo «spendere un miliardo di euro dei cittadini per comprare dei terreni quando ci sono dei terreni e delle strutture già pronte per ospitare l’Expo». Come testimoniato da un video che ieri ha navigato parecchio su Facebook. «Non mi pare - attacca il radicale Marco Cappato - che l’accordo di per sé fornisce garanzie per impedire che Expo si trasformi in una grande operazione di speculazione edilizia a vantaggio di pochi gruppi di potere». Perché la vera partita è quella del dopo Expo. E l’attuale progetto prevede certo il 56 per cento dell’area destinata a un grande parco di almeno 450mila metri quadrati, ma anche un indice di edificabilità fissato allo 0,52. Il che significa almeno 400mila metri quadrati di edifici, senza contare quelli costruiti per l’Expo e che rimarranno anche dopo. Una colta di cemento, tuonava Pisapia in campagna elettorale. Dimenticandosene ieri al momento della firma. «Nessun tipo di speculazione edilizia», ha assicurato. «Un’altra promessa non mantenuta - attacca il leghista Matteo Salvini - Pisapia inganna i suoi elettori firmando lo stesso progetto e la stessa quantità di cemento già previsti dalla Moratti».
Ma c’è un bilancio finale da tenere in equilibrio, spiega Formigoni, soprattutto grazie alla creazione «di un modernissimo nuovo quartiere ecologico». Un complesso residenziale di 30mila metri quadrati di edilizia convenzionata e agevolata. Ma anche a libero mercato, attrezzature e servizi. Soddisfatta la presidente di Expo spa Diana Bracco che promette il rispetto di tempi.

«E già nel consiglio di amministrazione convocato per il 3 agosto annunceremo la prima gara per la rimozione delle interferenze». Con i cantieri che potrebbero aprire già a ottobre. Oggi l’Accordo di programma arriva in giunta a Palazzo Marino. Con la sinistra e il Pd che promettono durissima opposizione. A Pisapia.

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