Oggi i tagli in Comune, addio a 297 auto blu

Sì alla proposta di legare gli stipendi ai risultati, no a ridurre i consiglieri di zona

Una guerra di forbici. Quella di «donna Letizia» che vuol dare un taglio ai costi della politica contro quella dei partiti intenzionati a tagliare i tagli della Moratti. Ieri la resa dei conti con l’ultima riunione prima della giunta di oggi che varerà il documento definitivo. Si parte dal vertice, con il sindaco che rinuncerà a un terzo dell’indennità (da 9.124 euro a 5.930). Stabilita per legge e dunque non con delibera, ma tramite beneficenza volontaria a favore di un fondo contro la violenza alle donne, come «consigliato» dal capogruppo di An Carlo Fidanza. Pronta, invece, la scure per il parco «auto blu» che passeranno da 1.067 a 770: 297 in meno, per un risparmio stimato in un miliardo e 90mila euro. Pronta anche l’uscita del Comune da enti giudicati «inutili» come il Pim, il Centro studi per la Programmazione intercomunale dell’area metropolitana e il Cimep, il Consorzio intercomunale milanese per l’Edilizia popolare. Un risparmio rispettivamente di 313mila e 426mila euro. Pronte anche le richieste di riduzione del 3 per cento delle consulenze e di maggiori risparmi e più efficienza alle aziende partecipate. Con l’invito agli amministratori «a evitare il cumulo di incarichi». Accettata dal sindaco la proposta di legare gli stipendi dei dirigenti ai risultati. Stralciate, invece, le due misure più avversate dal centrodestra: la riduzione dei consiglieri di zona e quella dei membri dei Cda delle aziende controllate. Lo snellimento dei parlamentini (da 41 a 31 eletti) sarà subordinato a una riforma complessiva del decentramento che darà nuovi poteri ai consigli di zona. Rinviato anche il tetto massimo di 5 membri per il Cda delle municipalizzate. Si attenderà che la misura già contenuta nelle Finanziaria sia introdotta da un decreto governativo e che vadano in scadenza i cda in carica. Soddisfatti dopo la mediazione i partiti della Cdl («non si fa più riferimento a generici costi eccessivi della politica, ma si pone l’accento su una maggiore efficienza di tutta la macchina comunale e amministrativa»).

E la Moratti fa scuola. Ieri il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, ha annunciato una proposta di «commissione presso le Camere che affronti con omogeneità la questione delle indennità dei politici e degli amministratori».

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