«Oggi l’America è più sicura ma ha ancora molti nemici»

Washington. Non poteva che essere rivolto al quinto anniversario degli attentati terroristici dell’11 settembre il consueto discorso radiofonico del sabato del presidente americano George W. Bush. «Quest’anniversario ci consente di ricordare tutte le persone che sono morte durante quel giorno di terrore e allo stesso tempo di non dimenticare la brutalità del nemico che ha colpito il nostro Paese rinnovando la nostra determinazione a sconfiggere il nemico e ad assicurare un futuro di pace e di libertà», ha detto ieri Bush, che poi è tornato a parlare di tutti i passi avanti compiuti dall’America nella lotta al terrorismo. «Mercoledì alla Casa Bianca ho descritto per la prima volta il programma della Cia messo in piedi all’indomani dell’11 settembre per tenere sotto custodia e interrogare i leader dei gruppi terroristici che ci hanno consentito di prevenire nuove sciagure». «Questo programma - ha continuato Bush - si è mostrato assolutamente fondamentale per rendere più sicura l’America e tutti i nostri alleati in questa guerra.

Le informazioni raccolte dalla Cia ci hanno consentito di portare alla luce le intenzioni di alcune cellule di al Qaida che cercavano di ottenere armi biologiche, di individuare alcuni uomini inviati negli Stati Uniti per ispezionare possibili obiettivi per nuovi attentati». Ma secondo Bush l’America ha ancora molti nemici e l’unica maniera per cercare di aumentare il livello di sicurezza internazionale è quello di proporre un’ideologia alternativa a quella del terrore.

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