Oggi l’esordio del circolo della stampa di Viterbo

Anche Viterbo ha un Circolo della stampa fondato da Gaetano Alfano, Jacopo Barbarito, Lorella Caporossi, Tommaso Cascella, Michele Greco, Alessandro Meluzzi, Riccardo Monachesi, Roberto Pomi e Teresa Pierini. Un evento importante non solo per Viterbo ma anche per Roma, Perugia e Arezzo che hanno finalmente un punto di riferimento alternativo , lontano dal caos cittadino, per scambio di idee e incontri nel rinomato Parco dei Cimini. Il Circolo della stampa di Viterbo e della Grande Tuscia raccoglie operatori della carta stampata e di testate on-line, e intellettuali del Lazio, dell'Umbria e della Toscana. In questo week end è in programma un vernissage veramente originale. Infatti il Circolo, che è stato insignito della medaglia commemorativa conferita personalmente dal presidente Giorgio Napolitano, premierà artisti e intellettuali che «abbiano onorato il nostro Paese con l’attualità e il rinnovamento culturale dei vari linguaggi dell’arte». I primi riconoscimenti andranno ad Aldo Masullo, Nanni Cagnone, Tommaso Cascella, Tullio De Piscopo, Massimo Lugli, Marco Paolini, Francis Kuipers che riceveranno una ceramica originale dell’artista romano Riccardo Monachesi. Durante la cerimonia sarà reso noto il programma che il Circolo svolgerà durante il 2010, essenzialmente rivolto alla promozione di eventi culturali e alla continua ricerca di metodi terapeutici e assistenziali per i bambini portatori di handicap. Oggi l’attenzione sarà rivolta ai bambini diversamente abili con l’apporto dell’Unicef che, con l’aiuto di un fisiatra, dimostrerà alcuni metodi riabilitativi tra i quali l’ippoterapia. Il circolo della Stampa, che collaborerà costantemente con la sezione culturale del Parco dei Cimini, aprirà rapporti con gli altri circoli della Stampa, nazionali ed esteri, per uno scambio di eventi e di programmi sociali.

Una importante testimonianza è rappresentata da una pubblicazione sull'evento dove si legge una considerazione di Alessandro Meluzzi sul concetto etico e morale del giornalismo: «Comunicare vuol dire, dal latino “comunus”, mettere in comune un dono. C'è nella natura stessa del comunicare qualche cosa di intrinsecamente umano ed etico.

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