Oggi l’ex Lodi dice sì ad Abn

da Milano

È stata fissata per oggi la riunione del consiglio di amministrazione della Banca popolare italiana, chiamato a esprimersi sulla cessione del pacchetto di Antonveneta ad Abn Amro. Per tutta la giornata di ieri si sono succedute le riunioni tra i team legali delle due parti (guidati da Giuseppe Iannaccone per Bpi, Guido Rossi e Roberto Casati per Abn Amro), per mettere a punto gli ultimi dettagli della transazione e superare i non indifferenti ostacoli normativi.
Con il passaggio della quota Antonveneta agli olandesi, Consob e Bankitalia dovranno revocare le due offerte lanciate a suo tempo da Bpi, attualmente sospese ma in teoria ancora pendenti, L’intesa con Abn consentirà alla Popolare di presentarsi alla Procura di Milano e al custode Emanuele Rimini per chiedere il dissequestro della partecipazione (dal valore di oltre 2 miliardi di euro) e avere così mano libera per la vendita. Con la quota di Bpi in mano, Abn (che ha il 29,9% della banca e salirà quindi al 60%) dovrà a quel punto lanciare un’Opa sulla parte restante del capitale di Padova e assicurarsi il controllo dell’istituto.

E anche le quote degli altri concertisti (Ricucci, Gnutti, Coppola e i fratelli Lonati) dovrebbero essere a quel punto sbloccate per poter aderire all’Opa. Il prezzo, sia della transazione con Bpi che dell’Opa, dovrebbe essere quello della precedente offerta olandese, ovvero 26,5 euro.

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