Oggi l’Italia perde un altro Europeo. Grazie agli ultrà e non solo

Oggi sono previsti lamenti e reazioni rabbiose. Oggi a Nyon l’Uefa assegnerà l’organizzazione del campionato europeo di calcio non all’Italia. Il nostro dossier era elegante ma vuoto, i francesi e i turchi hanno fatto meglio, non nello scritto e nell’orale ma nella prova dei fatti. Domani a Torino verrà celebrata una messa di suffragio alle vittime dell’Heysel, venticinque anni dopo la tragedia. Che cosa abbiamo fatto dal 1985 a oggi? I tornelli, la tessera del tifoso (o quella del poliziotto su “magggica” parola di De Rossi), feriti, morti, accoltellamenti, aggressioni, porte chiuse, sospensioni di derby, minacce, striscioni, bombe carta, fumogeni. Sul dossier presentato all’Uefa nulla di tutto questo, semmai il progetto di nuovi impianti, così, tanto per spendere e spandere, pensando che a Nyon non siano informati dei nostri fatti e misfatti, in Svizzera pensano alla cioccolata, al dado da brodo, alle mucche, vivono da ricchi ignari e stupidotti.
L’Italia non è sconfitta dall’Uefa e da Platini, l’Italia continua a essere sconfitta da se stessa, dalle beghe, di bassa politica e di municipio, tra Roma e Venezia per i Giochi olimpici, dalla prevalenza del cretino nel senso dell’ultrà, dalle facce blu come le auto, allineate e scoperte, le facce non le auto, nelle tribune d’onore con scorta alle spalle e tessera omaggio in saccoccia. Il calcio italiano freme per un posto nel ranking europeo per le prossime coppe organizzate dall’Uefa ma è agli ultimi posti del ranking continentale per la civiltà e il senso dello sport, per il rispetto dell’avversario e per l’accettazione del verdetto.
Se Ancelotti o Capello, due che hanno vissuto e vinto ai massimi livelli nel circuito nostrano e in quello spagnolo, dicono che all’estero e, soprattutto in Inghilterra, la vita è un’altra cosa, vengono presi in giro e accusati di opportunismo e furbizia. Se Mourinho dice che il nostro calcio non gli piace (poi, al momento dei saluti lacrimevoli afferma che grazie al nostro calcio il suo bagaglio professionale è migliorato, ohibò non siamo mica pirla!) è un furbo che sputa nel piatto dove mangia.

Vogliamo Olimpiadi, europei, mondiali di qualunque genere, ping pong, curling, freccette, biglie, purché si possa sventolare la bandiera della vittoria politica, della supremazia di questa fazione su quell’altra e si proceda al decreto legge per ricevere privilegi e denari. Oggi prevedo il solito temporale di proteste da ogni dove, da destra a sinistra, compreso il centro. Domani messa in ricordo dei morti di Bruxelles. Silenzio, per favore. E non per un minuto soltanto.

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