Oggi Silvio a Milano star del congresso Pdl

MilanoIl nuovo inno, note e immagini disponibili da ieri nel sito del partito, aprirà da oggi i congressi del Pdl che, con quelli di questo fine settimana, supereranno quota cento. Con i tesserati che, secondo la nuova stagione voluta dal segretario Angelino Alfano, possono per la prima volta scegliere i dirigenti locali. E magari anche, come nel caso di Como, il candidato alle prossime elezioni amministrative di maggio. Tra oggi e domani assemblee a Firenze, Livorno, Pisa, Udine, Trieste, Torino, Cagliari, Messina. E il trittico Milano, Pavia e Varese che con la coda di Sondrio e Lecco, spostato a domenica 11, chiuderà il calendario della Lombardia. Nel prossimo fine settimana i «provinciali» di Napoli e Salerno. Tutti appuntamenti importanti, ma è chiaro che quello di oggi a Milano rivesta un valore anche simbolico. Perché qui sono nati Forza Italia e il Pdl. E perché proprio a Milano è tesserato anche Silvio Berlusconi che ha mantenuto la residenza nella casa che fu di mamma Rosa in viale San Gimignano. Il suo nome non è ovviamente fra i dirigenti locali e nazionali inseriti nel programma. «Ma nei nostri congressi - spiega il coordinatore lombardo Mario Mantovani - tutti i tesserati possono parlare. Incluso il presidente del partito». Ovvia l’attesa per un intervento che, visto il dibattito di questi giorni, potrebbe riservare annunci importanti.
Poi urne aperte dalle 13 alle 21 per scegliere tra un candidato giovane e un giovanissimo. Il «quarantenne» Giulio Gallera, già assessore nella giunta di Gabriele Albertini, sarà appoggiato dalla «grande alleanza» tra i berlusconiani laici di Mantovani, i ciellini del governatore Roberto Formigoni, gli ex An di Ignazio La Russa, i socialisti della famiglia Colucci e i neo democristiani di Domenico Zambetti. Di fronte un candidato ancor più giovane, quel Pietro Tatarella che nel cognome e nell’albero genealogico porta l’eredità di Pinuccio da Cerignola, uno dei consiglieri più ascoltati da Berlusconi e traghettatore della destra storica nel grande alveo della politica moderata. Solo ventotto anni Tatarella, ma una prima campagna elettorale appena ventunenne alle regionali del 2005, poi l’elezione in Comune l’anno scorso con 1.900 preferenze, nonostante l’avanzata rosso-arancione di Giuliano Pisapia.
Oggi Tatarella, appoggiato dall’area liberal che si rifà al presidente della Provincia Guido Podestà e all’assessore regionale Stefano Maullu, sa di dover fare il Davide contro Golia, ma preferisce ricordare i «trecento spartani che sono partiti sapendo di perdere, ma hanno dato tutto combattendo. Proprio tutto».

Sarebbe però sbagliato attendersi i toni aspri del congresso provinciale di tre settimane fa, e di cui quello di oggi si può considerare il secondo round. Allora l’ex An Sandro Sisler, appoggiato dalla stessa «grande alleanza», sconfisse proprio Podestà. Di fronte a Berlusconi ci sarà dibattito. Ma non scontro.

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