da Milano
Il verdetto della Borsa sulloperazione approvata ieri dal cda di Telecom Italia arriverà solo oggi: per tutta la giornata i titoli del gruppo sono rimasti sospesi, essendo il consiglio terminato quando la Borsa era già chiusa.
Va però registrato che già ieri il mercato si è dedicato all'acquisto degli altri titoli della scuderia, in primis Pirelli e Camfin, a monte della catena di controllo. Così Pirelli, che già da inizio mese è salita del 12%, ha chiuso in rialzo del 4,5% a quota 0,80 euro con scambi record, che hanno coinvolto il 6,72% del capitale ordinario. Mentre Camfin, che controlla Pirelli, ha terminato la seduta in rialzo del 6,53% a quota 1,8 euro. Bene anche Ti Media, la società controllata al 69% da Telecom a cui fa capo la rete La7, che ha terminato salendo del 2,5% a 0,4 euro.
Lunica nube si è formata in seguito alla decisione di Standard & Poor's di mettere i rating di Telecom Italia (BBB+ a lungo termine e A2 a breve) sotto osservazione con implicazioni negative. La decisione (presa prima ancora del consiglio del gruppo) ha fatto seguito alle «indiscrezioni di una possibile drastica riorganizzazione delle attività di telefonia fissa e mobile del gruppo». Un annuncio che Tronchetti ha commentato dicendo di aspettarsi che le agenzie non cambieranno i rating, essendo la riorganizzazione del gruppo totalmente neutrale rispetto allattuale situazione, e non prevedendo alcuna variazione negli asset.
Mentre Morgan Stanley e Goldman Sachs non credono all'ipotesi della cessione di Tim. Secondo gli analisti di Morgan lipotesi più probabile è la separazione di fisso e mobile. Inoltre il mobile potrebbe poi essere separato in wholesale e retail.
Gli analisti concludono che nel breve periodo la volatilità sullazione Telecom è destinata a salire mentre per il momento la creazione di valore per gli azionisti non è affatto assicurata.
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