Ogni due mesi l’autopalpazione anche per lui

Conoscere se stessi è il primo passo per stare bene. E conoscere il proprio corpo fa parte di questo percorso.
In questo senso è importante sapere come controllarsi e cosa cercare. E se per le donne l’autopalpazione al seno è una pratica conosciuta anche se non sempre praticata, per l’uomo quella dei testicoli è abbastanza sconosciuta e non molto pubblicizzata, eppure altrettanto importante. Almeno una volta ogni due mesi sarebbe opportuno controllarli accuratamente.
In genere questo compito deve essere praticato dopo una doccia o un bagno caldo perché gli effetti del calore rilassano lo scroto e il cremastere, e quindi diventa più agevole la palpazione della gonade. Ogni testicolo va esaminato con due mani, facendolo scorrere delicatamente dal basso all’alto e viceversa, con movimenti delicati e rotatori.
Per prima cosa si valutano dimensioni che devono essere simili anche se non uguali. Poi si apprezzerà il didimo, la parte tonda centrale della gonade, quella che produce spermatozoi e ormoni. Essa deve essere liscia, di consistenza fibro-elastica e non dolorabile. Attaccato a esso si apprezza una struttura più morbida, l’epididimo. Esso si estende lateralmente ed adeso al didimo dal suo margine superiore all’inferiore, ed è formato dalla testa, dal corpo e dalla coda. È deputato alla maturazione, al trasporto e all’accumulo degli spermatozoi. Alterazioni che si possono apprezzare a carico di queste strutture sono per lo più nodularità. Esse, nella maggior parte dei casi, sono cisti o calcificazioni, ma è bene farle valutare dal proprio medico perché seppur raramente può trattarsi di tumori.
Appena sopra la gonade troviamo un cordone, il funicolo spermatico. Esso collega il testicolo al resto del corpo, al suo interno ci sono i vasi sanguigni, linfatici e nervi, il deferente (che porta gli spermatozoi) e il cremastere (muscolo). Patologie a carico di questo sono il varicocele (varicosità delle vene che appaiono palpatoriamente come un sacchetto vermiforme), lipomi, solo raramente cisti o tumori.

Se risulta particolarmente difficile valutare le strutture per la presenza di un idrocele (liquido che non viene riassorbito) o per dolorabilità spiccata può essere utile una valutazione specialistica.
*Medico chirurgo
Istituto clinico Beato Matteo
Vigevano (Pavia)

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