La Liguria lanno scorso ha speso per i giochi 1 miliardo e 327 milioni di euro, pari al 2,9 per cento della quota di mercato nazionale. Il dato del ritorno complessivo al giocatore (910 milioni di euro) è in linea (68,6 per cento) con la media dell'intero Paese (68,4 per cento). I dati sono contenuto in uno studio del Censis dove emerge inoltre che a testa ogni ligure spende 928 euro per il gioco, quota di poco più alta rispetto alla media di tutte le regioni. Tra le province su tutte spicca Savona (1.089 euro, la 12esima provincia nella graduatoria nazionale), Genova è l'ultima con 878 euro. Nel capoluogo però c'è il pay-out più alto con il 68,9 per cento. I giochi elettronici sono i preferiti (54,5 per cento), ancora di più rispetto alla media nazionale del 46,6 per cento. Il dato dei Gratta e Vinci (al 14,8 per cento rispetto al 20,2 per cento) e dei giochi a base sportiva (4,5 contro 6,6 per cento), rivela un appeal di queste due tipologie inferiore alla media del Paese.
Le famiglie italiane hanno investito, nel 2008, il 5 per cento del proprio budget per i consumi nellindustria del gioco, un settore che ha registrato incassi totali per 47,5 miliardi e che entro il 2011 arriverà a 70 miliardi di euro: un trend di crescita annuo del 15 per cento per il triennio 2009-2011, grazie ad una fortissima innovazione di prodotto e di processo.
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