Oh bej Oh bej, vince la legalità Gli abusivi si rifugiano al Leonka

Di abusivi neanche l’ombra. La fiera degli Oh bej oh bej è off limits per i bancarellai dell’illegalità. Non è più zona franca, come accadeva in passato. «Anche così si vede l’aria nuova del governo Berlusconi» chiosa Ignazio La Russa. Il ministro della Difesa rende «onore e merito alla polizia e ai carabinieri» che hanno giocato un ruolo non indifferente nel ripristino della legalità.
Ma la vittoria delle regole è, naturalmente, firmata pure dall’amministrazione comunale: «Abbiamo fatto rispettare un principio semplice, chi lavora onestamente e rispetta le regole non può essere sopraffatto da chi le vuole violare» spiega Riccardo De Corato. Equazione del vicesindaco che Giovanni Terzi completa: «È una vittoria della legalità grazie ad una azione condivisa che elimina concretamente gli abusivi dalla vetrina della tradizione ambrosiana».
Virgolettato dell’assessore alle Attività produttive che riceve gli applausi dei commercianti per la «linea della fermezza»: «Un punto che va mantenuto anche nei mercati milanesi troppo spesso alle prese con l’abusivismo» fa sapere Giacomo Errico. Annotazioni che il presidente dell’associazione di categoria declina passeggiando con l’assessore Terzi tra le bancarelle attorno al Castello Sforzesco: «Questa è la nuova era, dopo vent’anni spesi a combattere l’abusivismo. Così gli Oh bej oh bej tornano alla loro vera vocazione, fiera della tradizione come nel passato».
Certezza raccolta dai cronisti, mentre i commercianti tengono in bella vista la licenza e il bollettino di pagamento al comune da 300 e più euro per i quattro giorni di kermesse, «gli affari però non vanno affatto bene: d’assalto sono presi gli alimentari e i librai, mentre i rigattieri denunciano un calo nelle vendite pari al cinquanta per cento» raccontano i commercianti. C’è però speranza di staccare «scontrini nei prossimi giorni, magari sperando nel meteo che se regge porta sicuramente clienti». Di certo, commenta poi Errico, c’è la «qualità della merce» in vendita: «Abbiamo chiesto ai commercianti di offrire il meglio» fa sapere l’assessore Terzi, «perché vogliamo che la fiera della milanesità diventi un punto di riferimento per tutt’Italia e anche per questo già prima dell’Epifania cominceranno riunioni tra i miei uffici e quelli degli ambulanti per riqualificare la merce in vendita, per migliorare ulteriormente questo importante appuntamento».
Per la cronaca resta però un dettaglio non trascurabile, che fine hanno fatto gli abusivi spazzati via dall’area degli Oh bej oh bej? Nelle loro intenzioni avrebbero voluto tenere un mercato «alternativo» nel parco Pallavicino in zona Pagano ma anche da lì sono stati cacciati via. Tutti a casa, dunque, con l’esclusione di una quindicina su cento e passa abusivi che ha accettato l’offerta del Leoncavallo di ospitare le bancarelle all’interno del centro sociale. Spazi dati però con un’avvertenza, «questo week end non è prevista una grande affluenza di pubblico» sostiene il Leonka ovvero il popolo antagonista com’è buona tradizione approfitta del fine settimane allungato per farsi una vacanzina in montagna oppure in qualche città d’arte. Qualche autonomo però è rimasto e, oplà, con un blitz ha protestato contro l’operazione legalità.

Come? Lanciando flaconcini di liquido dall’odore nauseabondo tra le bancarelle del Castello Sforzesco. Risultato? Insulti e giusti schiaffoni dei commercianti perbene e dei milanesi stanchi di sopportare ogni illegalità.

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