Una vita spericolata, ma sottovoce? Pericolo scampato per gli 80mila fan di Vasco Rossi, che potranno non solo vedere il loro idolo, ma anche sentirlo cantare allo stadio di San Siro il 21 e 22 giugno. Dopo una riunione durata quasi 4 ore, lassessore allo Sport e Tempo libero Giovanni Terzi e i rappresentanti di Arpa, Asl e Milano Concerti (che organizza levento) hanno trovato una mediazione alla guerra dei decibel aperta dal comitato SanSiroVivibile. Una protesta a cui i residenti hanno allegato la lista degli «81 eventi rumorosi» che avrebbero disturbato la quiete del quartiere tra 2006 e 2007, nel mirino non ci sono solo partite, concerti e prove, ma pure lincontro tra Tettamanzi e i cresimandi domenica scorsa. La magistratura aveva invitato il Comune a sentire il parere di Asl e Arpa prima di firmare la deroga sui concerti, e ieri la mediazione è stata raggiunta: rispetto al concerto di Laura Pausini sabato scorso la soglia di decibel per Vasco è stata alzata di due unità, da 78 a 80 decibel, ma lo show dovrà finire mezzora prima, dunque alle 23 invece delle 23.30. Gli spettacoli inizieranno intorno alle 20.30 (invece delle 21.15, come è scritto sul biglietto). Renato Zero, che salirà sul palco del Meazza sabato, potrà cantare invece fino alle 23.30 ma il tetto acustico è fissato in 77 decibel, visto il carattere melodico dellesibizione.
«Il tavolo segna un precedente importante - spiega lassessore Terzi -. Intanto i dati dimostrano che 80 decibel non sono un pericolo per la salute se si tratta dellesposizione a 4-5 concerti allanno. Quindi ci impegniamo ad opere di mitigazione per contenere un fastidio e non un pericolo per chi vive nello stabile di via Dessiè dove risentirebbero del volume alto». Terzi anticipa che durante i concerti lArpa effettuerà rilevamenti fonometrici allo stadio ma anche, «se ci daranno lok, negli alloggi dei residenti, così quando a luglio si riunirà il tavolo avremo i dati per rivedere con largo anticipo la delibera per il 2008». Lassessore allAmbiente Edoardo Croci aggiunge che laccordo «individua caso per caso e in base ai generi musicali le regole da applicare». La soluzione non soddisfa in pieno gli organizzatori: «Dovremo iniziare lo show con la luce - spiega il boss di Milano Concerti, Roberto De Luca -. I concerti sono importanti per la città e danno lavoro a migliaia di persone.
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