Ok dalla Corte d’appello Ma i fondi vanno avanti

La Corte di appello di New York ha dato il via libera, ieri in serata, alla vendita di Chrysler a Fiat, ma i creditori che lo desiderano hanno la possibilità di presentare un nuovo ricorso entro lunedì. Lo scrive il «Wall Street Journal online». Se la Corte d’appello rigetterà in via definitiva il loro ricorso contro la vendita degli asset di Chrysler a Fiat, i creditori della casa automobilistica americana sono pronti a portare la questione davanti alla Corte suprema degli Stati Uniti. Anche il canale televisivo «Cnbc» ieri parlava della possibilità che i fondi dell’Indiana decidano di tentare, come ultima spiaggia, il ricorso fino alla Corte suprema del Paese. Questi fondi pensione chiedevano alla Corte d’appello di stabilire se il Tribunale fallimentare avesse sbagliato nel fidarsi dell’analisi di Capstone sulla liquidazione di Chrysler e se la vendita al gruppo Fiat non sia illegale e violi il Codice della bancarotta. Il Lingotto aveva comunicato alla Corte d’appello che nessun altro tipo di accordo potrebbe salvare la casa di Auburn Hills.

La Corte suprema, comunque, potrebbe anche decidere semplicemente di non ascoltare il caso, dando di fatto il via libera all’accordo tra Fiat e Chrysler, peraltro benedetto in più occasioni dal presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.

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