da Milano
Mediaset chiude i primi nove mesi con un utile netto in calo a 369,1 milioni di euro, leggermente sotto i 374 milioni indicati dalla stima media di un sondaggio effettuato da Reuters. Mentre nei primi nove mesi del 2005 Mediaset aveva realizzato un utile netto di 464,6 milioni.
Ieri il consiglio di amministrazione ha preso una decisione importante «concordando - si legge in una nota - sull'opportunità di presentare una manifestazione di interesse non vincolante» per lemittente tedesca ProSiebenSat1. Presentando lofferta Mediaset potrebbe controllare da vicino i conti della società. «Consideriamo solo le offerte che creano valore per i nostri azionisti», ha affermato il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri. Mentre il direttore finanziario Marco Giordani ha ribadito: «Non c'è alcun cambio nella nostra strategia, porteremo avanti investimenti solo se vediamo opportunità per creare valore». Un'eventuale offerta vincolante su Pro7 non cambierà la politica dei dividendi. «Non vedo ragioni per cambiare la nostra politica» ha affermato Giordani.
Unespansione in Germania consentirebbe a Mediaset di entrare nel primo mercato pubblicitario europeo. Secondo Goldman Sachs però sarebbero poche le sinergie possibili tra i due gruppi televisivi. Il network di Pro7 capitalizza 5 miliardi di euro e le sue azioni in Borsa hanno più che triplicato il loro valore da quando la società è stata acquistata da un pool di investitori capitanati dal miliardario Haim Saban.
Quanto a Mediaset, i conti presentati ieri hanno evidenziato un Ebit (reddito operativo) a 740,2 milioni da 889,3 milioni del 2005 (dato che aveva beneficiato della plusvalenza di 43,1 milioni derivante dalla cessione della quota dell'1,9% detenuta in Telecinco). Sono invece cresciuti i ricavi netti consolidati che ammontano a 2.671,5 milioni rispetto a 2.602,6 milioni registrati lo scorso anno (+2,6%). Sul fronte della raccolta pubblicitaria la società ha confermato le stime di un 2006 in linea con il 2005. A settembre il gruppo aveva rivisto al ribasso il precedente target di crescita del 2-3%. Per il quarto trimestre il direttore generale di Publitalia Luigi Colombo si è detto fiducioso sul raggiungimento di una crescita del 2%. Nel terzo trimestre i ricavi pubblicitari televisivi in Italia hanno visto una crescita dello 0,6%, si legge nella nota, raggiungendo i 2.067 milioni di euro (-0,9% rispetto allo stesso periodo 2005). Il risultato dei primi nove mesi risente ancora della flessione del secondo trimestre generata da eventi (festività pasquali, elezioni politiche e mondiali di calcio) che hanno determinato un rallentamento degli investimenti pubblicitari.
«L'andamento della raccolta pubblicitaria mostra un deciso miglioramento rispetto alla prima parte dell'anno - ha spiegato la società - dopo i primi 10 mesi si conferma pertanto l'obiettivo di conseguire al termine dell'esercizio un fatturato pubblicitario che uguaglierà il record storico registrato nel 2005».
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