Gli olandesi: «Torneremo a Roma»

«Torneremo a Roma». Le parole di Wilma, la donna olandese picchiata selvaggiamente insieme al marito e violentata venerdì notte sulla Portuense dai due pastori romeni arrivano a raffreddare un po’ le polemiche sulla terribile aggressione di Ponte Galeria.
Al San Camillo i medici proprio ieri hanno operato la donna per la brutta frattura della mandibola, spaccata di netto in due punti dalle bastonate dei due romeni, che le hanno anche rotto tutti i denti. Operato ieri mattina anche il marito, Paul, che in seguito all’aggressione aveva riportato la frattura scomposta al polso e una frattura pluriframmentata allo zigomo. Eppure proprio loro, le vittime, hanno trovato il modo di rasserenare il clima. «Appena ci saremo ripresi io e mio marito torneremo nuovamente a fare visita a Roma», ha spiegato la donna prima di entrare in sala operatoria, incontrando tra gli altri il colonnello Vittorio Tomasone, comandante provinciale dei carabinieri di Roma, che ha ringraziato per la rapidità con cui sono stati individuati e arrestati i due pastori romeni responsabili della notte da incubo dei cicloturisti olandesi.
Anche il sindaco, Gianni Alemanno, che oggi al rientro nella capitale dal meeting di Rimini visiterà il casale nelle campagne di Ponte Galeria teatro dell’aggressione, parlando con l’ambasciatore olandese ha espresso il desiderio di poter incontrare la coppia di Amsterdam, «ovviamente se le loro condizioni fisiche lo consentiranno». Ma quanto ai veleni sul tema sicurezza sollevate dopo l’ultimo episodio, Alemanno - accusato di aver tardato troppo anche il rientro a Roma - non fa marcia indietro. «Sui due olandesi massacrati - spiega - si è registrata una polemica davvero strumentale e di bassissimo livello». La brutale aggressione sulla Portuense, secondo il primo cittadino, conferma solo che è necessario «andare avanti con più determinazione» nell’applicazione del Patto per Roma sicura firmato dal Campidoglio, dalla Provincia e dalla Regione. «Dobbiamo intensificare e rafforzare quello che già facciamo con grande impegno con la speranza che nessuno ci dica che eccediamo o che vogliamo militarizzare la città. I cittadini non possono vivere senza un adeguato livello di sicurezza». Nello specifico, Alemanno ha convocato per domani in Campidoglio le organizzazioni agricole e il corpo forestale dello Stato, perché «data la natura periferica di questa aggressione vogliamo capire cosa sta succedendo». Quanto alla polemica politica e agli scambi di accuse, il sindaco taglia corto: «Questo episodio ci dimostra che bisogna fare molto, con estrema determinazione, senza schemi ideologici che impediscono a questa necessità della città di essere attuata: senza sicurezza i cittadini non possono avere una vita individuale e sociale».
Intanto la solidarietà nei confronti dei due olandesi si materializza nel reparto di ortopedia del San Camillo nei tanti mazzi di fiori e nei biglietti che decine di romani e stranieri hanno voluto mandare alla coppia. Centinaia, invece, le telefonate alla reception del reparto dell’ospedale romano per chiedere notizie delle condizioni di salute dei due.

Con qualche eccesso di zelo: una signora, dopo aver chiamato per sapere come stavano Paul e Wilma, ha detto che avrebbe scritto alla regina d’Olanda, Beatrice, «per chiederle di impegnarsi affinché la Romania sia espulsa dalla Comunità europea», spiega il personale dell’ospedale.

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